«...
PAGINA PRECEDENTE
Certo, il rischio che ci possano essere speculazioni di qualsiasi tipo non manca.
Senza dubbio, infine, condivido l'invito a non ritenere che i farmaci siano la soluzione risolutiva. Sono una delle possibili armi, da utilizzare solo se necessario e con cautela.
Questa malattia ha in comune con la spagnola la prevalenza di contagio e mortalità sui soggetti giovani, leggo 20-50 anni. Scientificamente come è spiegabile questa caratteristica ? A quell'età il sistema immunitario dovrebbe essere ai massimi, per cui come si potrebbe spiegare?
Ci sono ancora troppi dati (ufficiali e confermati) sull'andamento dell'epidemia per poter fare delle considerazioni riguardo alla prevalenza e alla mortalità per fasce di età.
Le agenzie di stampa forniscono dati provvisori che devono ancora essere confermati.
Per il momento, l'unica analogia con la Spagnola è che in entrambi i casi i virus erano del tipo H1N1, ma di ceppi differenti.
La cosiddetta Spagnola si è verificata in un periodo storico che non è certo paragonabile al nostro per diversi aspetti (p.es. differenti condizioni igienico sanitarie, mancanza di antibiotici...).
Sono, perciò, da prendere con le pinze i modelli che stimano il possibile impatto di una pandemia di influenza prendendo come esempio proprio la Spagnola.
L'impatto potrebbe essere, infatti, meno devastante.
Ho letto sul sito dell'organizzazione mondiale della sanità animale www.oie.int che non c'entrano niente i maiali e che c'è stata molta disinformazione. Per questo la Commissione Europea e l'OIE hanno deciso di chiamarla "influenza nord-americana" o nuova influenza?
L'attuale epidemia in corso in Messico e negli Stati Uniti ha preso il nome di "influenza suina" in quanto il ceppo virale responsabile dei casi accertati è lo stesso che è implicato nell'influenza che ogni anno si verifica nei maiali. Certo, resta ancora da capire come ha avuto origine questa epidemia e se all'origine c'è stato un contagio da animale a uomo (come è verosimile che sia avvenuto).
Credo che la proposta della Organizzazione Mondiale della Sanità Animale nasca soprattutto dalla preoccupazione che il termine fuorviante "influenza suina" induca a pensare erroneamente che sia pericoloso mangiare carne di maiale, con pesanti ripercussioni sull'economia.
A quanto pare alcune nazioni hanno già deciso di interrompere l'importazione di carne suina dal Messico e dagli Stati Uniti, ma le motivazioni potrebbero essere più di carattere politico-economico che di carattere sanitario.
Quanto dura il contagio?
Il tempo di incubazione dell'influenza suina è verosimilmente lo stesso dell'influenza umana, ovvero da 1 a 3 giorni dopo il contagio.
Le persone iniziano ad essere contagiose un giorno prima dell'inizio dei sintomi e rimangono contagiose per 7 giorni dopo che i sintomi sono comparsi.
Perche' in Messico si muore?
Le informazioni che abbiamo a disposizione al momento non consentono di definire in maniera chiara l'entità dell'epidemia da influenza suina e la pericolosità del virus.
C'è da tenere presente che devono ancora essere fatti gli esami di laboratorio per chiarire quante persone sono morte a causa del virus dell'influenza suina e quante persone sono state contagiate.
Inoltre, già in passato negli Stati Uniti ci sono state delle piccole epidemie che hanno provocato dei morti.
Ritiene che esista pericolo negli scali internazionali?
Non ci sono particolari rischi nel frequentare l'aeroporto per partire o tornare da un viaggio. Il virus dell'influenza si trasmette in seguito a contatti ravvicinati con persone che sono nel periodo di contagiosità, attraverso l'inalazione di goccioline o attraverso il contatto con oggetti da poco contaminati.
Al di fuori dell'organismo il virus sopravvive solo per poche ore. Ciò significa che se si osservano le normali norme igieniche (lavare frequentemente le mani, evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani) il rischio di essere infettati è pressochè trascurabile.
Perchè il vaccino della normale influenza viene preparato e distribuito tutti gli anni con congruo anticipo mentre quello che miete vittime in questi giorni necessita di una preparazione così lunga? Il virus dell' influenza stagionale come e con quanto anticipo viene individuato per poterne ottenere il consueto vaccino disponibile nelle farmacie mesi prima del suo arrivo da noi in Europa?
Ogni anno nel mese di febbraio l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fornisce le indicazioni circa la composizione del vaccino antinfluenzale per la stagione invernale nell'emisfero nord. La composizione viene stabilita sulla base dei virus circolanti nel corso dell'anno precedente. Ciò significa che nel febbraio di quest'anno l'OMS aveva già fornito le indicazioni sul vaccino, dando così la possibilità alle aziende di attrezzarsi per produrre un numero sufficiente di vaccini entro il mese di ottobre.
CONTINUA ...»