ILSOLE24ORE.COM > Notizie Mondo ARCHIVIO

Perdite e usura elevate per le forze speciali britanniche

di Gianandrea Gaiani

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
11 marzo 2010
Perdite e usura elevate per le forze speciali britanniche. Nella foto una squadra dello Special Boat Service

Il prolungato conflitto afghano comincia a creare problemi di “usura” dei reparti alla Gran Bretagna, costretta a ricalibrare un bilancio della Difesa in calo a causa della crisi finanziaria, attribuendo la priorità alle spese di guerra necessarie anche all’acquisizione degli equipaggiamenti necessari ai reparti in prima linea. Tra i quasi 10.000 militari di Sua Maestà schierati in Afghanistan, a subire il logorio di otto anni di guerra contro terroristi e milizie talebane sono soprattutto le forze speciali e in particolare i due reparti di incursori di esercito e marina, lo Special Air Service (SAS) e lo Special Boat Service (SBS)  considerati i migliori reparti speciali del mondo. Secondo quanto riportato dal Sunday Times  in Afghanistan le special forces britanniche hanno avuto 12 morti e 70 feriti negli ultimi tre anni con evidenti difficoltà a rimpiazzare le perdite alle quali si aggiungono quanti si congedano per lavorare da “contractors” nelle Private Security Companies o Private Military Companies che operano in Iraq, Afghanistan e molti altri Paesi instabili e ai veterani di questi reparti offrono retribuzioni elevate e rischi minori rispetto al servizio di Sua Maestà.

Tra i  272 soldati britannici caduti complessivamente in Afghanistan le perdite tra morti e feriti delle forze speciali possono sembrare irrisorie soprattutto tenendo conto delle centinaia di missioni condotte contro i leader talebani e di al-Qaeda e le incursioni nelle aree più infestate dal nemico a Helmand e Kandahar. In realtà la preparazione di un incursore del SAS e SBS richiede anni e investimenti per milioni di euro e la tipologia di operazioni ad alto rischio ed elevatissima professionalità  rendono di fatto non più operativi la gran parte dei feriti. Se si aggiungono le perdite subite in Iraq, 8 incursori uccisi e 30 feriti, è evidente l’alta percentuale di elementi fuori gioco registrata da reparti composti complessivamente da 500/600 combattenti (il numero degli effettivi è segreto), ben più difficile da ripianare delle perdite registrate presso i normali reparti di  fanteria.

Sull’impiego selle forze speciali non sono mancate le polemiche circa gli equipaggiamenti vecchi e inadeguati assegnati ai reparti che portò nel novembre 2008 alle dimissioni del maggiore Sebastian Morley, comandante di uno squadrone del SAS che biasimò il governo per il cronico sotto-equipaggiamento del suo reparto in Afghanistan e in particolare per l’impiego delle vulnerabili Land Rover Snatch invece di veicoli protetti contro gli ordigni improvvisati (Ied).

Nel 2001 SAS ed SBS intervennero in Afghanistan contribuendo alla sconfitta del regime talebano ma nel 2003 i reparti speciali britannici si divisero i teatri operativi: il SAS operò in Iraq dove si distinse non solo nel settore di Bassora affidato ai britannici ma soprattutto a Baghdad e nel Triangolo Sunnita , eliminando molti leader di al-Qaeda e intere unità suicide insieme alla Delta Force statunitense. Lo SBS garantì invece la componente forze speciali in Afghanistan dove gli incursori della Royal Navy furono protagonisti di molte operazioni contro i talebani riuscendo a eliminare, il 12 maggio 2007,  il capo degli insorti a Helmand, mullah Dadullah  Akhund. Sempre nel 2007 gli uomini dello SBS effettuarono anche il raid che portò alla liberazione di due agenti italiani del Sismi catturati dai talebani nella provincia di Farah, uno dei quali, il maresciallo Lorenzo D’Auria, morì poi in seguito alle ferite riportate nella battaglia.

Negli ultimi tre anni, dopo il ritiro britannico dall’Iraq, anche il SAS ha schierato uno o due squadroni in Afghanistan ampliando le capacità delle i forze speciali britanniche impegnate soprattutto nelle azoni di intelligence e “killeraggio” dei leader talebani nelle aree sotto il controllo degli insorti. Da non dimenticare poi che oltre alla missione ISAF della Nato, Londra affianca gli Usa anche nell’operazione Enduring Freedom, che colpisce i terroristi di al-Qaeda anche al di fuori dei confini afghani. Un impegno intenso e usurante come ha ammesso il comandante dello Special Boat Service dichiarando che «molti dei nostri team hanno combattuto quasi in continuazione dal 2001 ed è probabile che questo ritmo di impiego continui ancora». Per rinforzare i ranghi e rimpiazzare le perdite la Difesa britannica punta sugli incentivi offerti ai riservisti delle forze speciali già in parte impiegati in Iraq e Afghanistan. Si tratta di ex membri del SAS e SBS che hanno mantenuto abilitazioni e brevetti aderendo alla Riserva e potrebbero rientrare nei ranghi operativi di prima linea in tempi abbastanza brevi.

FOTO / Forze speciali in azione
Riconfermato il duro capo degli 007 pachistani
È vera democrazia in Iraq? L'opinione dei grandi inviati (di Andrea Franceschi)
Newsweek rivaluta Bush
Dibattito sulla copertina di Newsweek

11 marzo 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio


L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
8 maggio 2010
8 maggio 2010
 
Scene dal Pacifico
La storia per immagini dei magazzini Harrods
Il giorno del mistero a Wall Street
Elezioni inglesi / Chi ha fatto centro? La vignetta di Stephff
Election day
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-