Mondiali: il Setterosa stravince ma è polemica sul regolamento

di Dario Ricci

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23 marzo 2007


Lo spettacolo lo regalano i tuffi, le polemiche la pallanuoto femminile. Giornata contraddittoria, quella vissuta nelle piscine di Melbourne. E nelle trappole e nei cervellotici paradossi di un regolamento a dir poco ambiguo restano impelagate le ragazze del Setterosa.
Tania Di Mario e compagne stravincono contro la Nuova Zelanda (21-9), ma la goleada non basta a vincere anche il girone, che va all'Ungheria, con le azzurre costrette ora a un turno di ottavi contro l‘Olanda, con vista sul pericoloso incrocio contro le padrone di casa dell‘Australia nei quarti. Tutta colpa non solo dell'abilità delle magiare e delle difficoltà offensive delle nostre, ma anche di un regolamento cambiato praticamente in corsa dalla federazione internazionale.
Spieghiamo: dopo il pareggio (8-8) della prima giornata, era chiaro che Italia e Ungheria si sarebbero giocate il primo posto sulla differenza reti, vista la debolezza di Cuba e Nuova Zelanda. Fino a stamattina i conti, regolamento alla mano, si sarebbero dovuti fare sulle neozelandesi, terze in classifica. Il delegato Fina, Martinez, oggi ha invece sostenuto che la sfida dei gol sarebbe stata determinata dal conteggio delle 4 del girone, includendo anche Cuba, contro cui le azzurre avevano sì vinto (17-5), ma anche risparmiato un bel po' di energie. Un cambio di regolamento in corsa a dir poco assurdo, quindi, che ha penalizzato le ragazze di Maugeri, scese in acqua con la testa piena di punti interrogativi e calcoli sterili, e alla fine seconde per un solo gol di differenza dalle magiare campioni del mondo in carica, che ora potranno riposarsi fino a domenica, quando sfideranno la vincente di Germania-Canada.
E a completare la beffa anche il fatto che, in realtà, le italiane quel gol decisivo l'avevano pur segnato con Martina Miceli, ma la rete è stata annullata dagli arbitri perché Francesca Biancardi, espulsa per tre falli nel caotico finale, stava per rientrare in acqua. Insomma situazione grottesca, che mette in dubbio la credibilità tecnica dell'intero torneo. In ogni caso l'Italia ha già presentato ricorso contro la nuova interpretazione della normativa della Federazione internazionale.

Meglio, decisamente meglio è andata la finale maschile di tuffi dal trampolino dei 3 metri. Gara spettacolare con numeri d'alta scuola. Alla fine ha avuto la meglio Il cinese Qin Kai che ha battuto il campione del mondo uscente, il canadese Alexandre Despatie e l'immortale Dimitri Sautin, che in un tuffo, il doppio salto mortale e mezzo rovesciato carpiato, è riuscito a ricevere il 10 da tutti i sette giudici. L'azzurro Nicola Marconi ha raggiunto la finale e, quindi ha ottenuto la qualificazione olimpica piazzandosi al dodicesimo posto, ma il pass olimpico non è bastato a consolare Nicola (col fratello Tommaso quinto nel sincro) per una gara al di sotto delle aspettative. «Ho dato il peggio nel momento in cui avrei dovuto dare il meglio. Una gara pessima. Non ho fatto nemmeno un tuffo decente», ha dichiarato Marconi.
Nel trampolino da un metro Noemi Batki, eccellente, ha raggiunto la semifinale, ma, mentre stava lottando per conquistare la finale a sei, ha fallito l'ultimo tuffo ed è finita undicesima. Alla fine l'oro, anche qui, è andato alla cinese Zi.

Il tabellino della pallanuoto femminile:
Italia-Nuova Zelanda 21-9
(3-3, 8-2, 4-1, 6-3)
Marcatrici: Di Mario 21" rig., Sieprath 1'17" sn, Mason 2'29" sn, Biancardi 4'03" sn, Sieprath 4'04", Bosurgi 7'27" e 8'27" sn, Mason 8'48", Musumeci 9'05" sn, Valkai 9'50", Mason 10'31" sn, Bosurgi 11'44" sn, Di Mario 12'16", Bosurgi 14'36" sn, Musumeci 15'17" sn, Bosurgi 15'52", Valkay 18'51", Di Mario 19'34" rig., Mason 21'13" sn, Miceli 21'38" sn, Casanova 22'02, Valkay 24'34" sn, Mason 25'12" sn, Sieprath 26'02 sn, Valkai 26'18" rig., Miceli 27'01" sn, Musumeci 28'45" sn, Valkai 29'28" rig., Donoghue 30'35" sn, Valkai 31'37".
Italia: Gigli, Miceli, Casanova, Bosurgi, Valkai, Biancardi, Di Mario, Ragusa, Emmolo, Schiavon, Musumeci, Frassinetti. N.e.: Brancati. All. Maugeri.
Ungheria: Harache, Cox, Stewart, Donoghue, Logan, Snell, Roberts, McGuinness, Sieprath, Mason, Hudson, Sumich, Colebourne. All. Monney.
Arbitri: Naumov (Rus) e Njegouan (Ser).
Note: sup.num. Italia 13 (9 gol), N.Zelanda 14 (6); usc. 3 f. Bosurgi, Biancardi, Di Mario, Ragusa, Musumeci; Logan, Snell, Roberts, Mason.


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