ILSOLE24ORE.COM > Notizie Tecnologia e Business ARCHIVIO

Hp compra Eds per 13,9 miliardi di dollari e sfida Ibm

di Gianni Rusconi e Mario Cianflone

Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
26 agosto 2008

Il gigante di Palo Alto si fonde con la texana specializzata in It services. Nasce un colosso da 310mila dipendenti e 130 miliardi di dollari di fatturato e una realtà sui servizi da 40 miliardi

Hewlett-Packard ha annunciato la conclusione dell'acquisto di Electronic Data Systems: l'accordo da 13,9 miliardi di dollari dovrebbe aiutare Hp a competere meglio contro Ibm. Si tratta della più grande operazione nella storia dei servizi IT, la seconda nell'industria tecnologica dopo l'acquisizione di Compaq firmata Hp chiusa nel maggio 2002. Il gigante di Palo Alto va così a coprire un'area dove fino ad ora si era avvalsa solo di società terze e amiche, come Accenture. Ora la sfida viene lanciata a Ibm. E gli It services sono fondamentali ora più che mai per competere con Big Blue e la sua potentissima divisione Global services.

L'operazione

L'obiettivo di Hp non pare essere la mera colonizzazione del gruppo texano, quanto piuttosto creare una nuova, e più potente, realtà dello strategico settore dei servizi, ovvero in quella area del mercato It dove ci sono margini di guadagno, e di erogazione di valore aggiunto ai clienti business. L'hardware, e questo Ibm lo sa bene è, una commodity: la differenza la fanno i servizi e ora Hp potrebbe essere in grado di competere al meglio con la storica rivale. E in mezzo tra l'incudine Hp e il martello Ibm sta quella Dell che ora non fa più scintille come in passato. «E' un giorno storico per Hp ed Eds – ha dichiarato Mark Hurd, il numero uno del gigante californiano – Da soli siamo entrambi leader nel rispettivo mercato. Insieme diventiamo un leader globale, pronti a servire i clienti con la soluzione più completa e competitiva».

Le dimensioni della fusione

Dal merger delle due multinazionali nascerà un gruppo da 310mila dipendenti per un fatturato di circa 130 miliardi di dollari. Ibm per fare un paragone ha 386mila dipendenti e un giro d'affari di 98,8 miliardi. Va detto che mentre Big Blue è focalizzata esclusivamente sull'area business dell'informatica con hardware software e soprattutto servizi, Hp gioca a tutto campo anche nel consumer con personal computer (Ibm li ha ceduti a Lenovo) e con le stampanti. E proprio in quest'ultima area risiede la "cash cow" dei consumabili (inchiostri e cartucce). Sul fronte dei soli servizi It il fatturato combinato Hp+Eds ammonta di 38 miliardi e 210mila dipendenti con una presenza in 80 Paesi nel mondo. La fusione inizierà ad avere impatti positivi sugli utili già nel 2009 e nel 2010 perché sono attese sinergie importanti.

Eds conserverà una certa indipendenza e sarà denominata Eds - an Hp company. In questo modo verrà mantenuto il valore del brand della società texana che nel modo dei servizi gode di una reputazione pressocchè unica. La sua sede rimarrà a Plano in Texas e resterà anche il suo presidente e amministratore delegato Ronald Ritternmeyer che riporterà al numero uno di Hp Mark Hurd. Per Hpl'acquisizione in un mercato chiave come quello dei servizi It (consulenza, gestione delle risorse e dei processi, supporto tecnico) forniti in outsourcing alle grandi aziende arriva sette anni dopo l'operazione da 19 miliardi di dollari (annunciata nel settembre 2001) con la quale comprò Compaq, a quel tempo una delle sue più temibili concorrenti nei personal computer.

Eds, invece, è una delle regine di un mercato che vale globalmente poco meno di 800 miliardi di dollari (è la stima di Gartner per il 2008, rispetto a un consolidato 2007 di 748 miliardi in crescita del 10,5%) e che vede lottare spalla a spalla (oltre alla stessa Hp) colossi come Accenture, Ibm Global Services, Capgemini e Csc (Computer Sciences Corp). Quello dell'outsourcing è anche un settore non nuovo a fusioni e alleanze di vasta portata – Hp, di recente, ha acquisito una parte delle attività di Atos Origin, altro player salito alla ribalta dei servizi It all'inizio degli anni 2000 – e la stessa Eds era finita nei mesi scorsi nel mirino di Deutsche Telekom, che negli intenti (poi venuti meno) avrebbe integrato gli asset della società americana con quelli della sua divisione It T-Systems (che invece ha stretto una partnership strategica con l'indiana Cognizant nel campo della system integration) per dare sostanza alla sua nuova veste di operatore (si servizi It e telco) globale.

Una "new service company" da 40 miliardi di dollari

I servizi It sono un segmento che continua a crescere in modo costante anno dopo anno, sebbene non a ritmi velocissimi (il tasso composito annuo di crescita dal 2006 al 2011 è compreso fra il 6 e l'8%), e che soprattutto garantisce elevati margini di profitto anche in situazioni economiche non particolarmente brillanti. Gli intenti di Hp e del Ceo Mark Hurd in tal senso sono chiarissimi: mettersi cioè nella condizione di sfidare ad armi pari la storica rivale Ibm, che di questo mercato è sicuramente uno degli attori di riferimento, con un portafoglio d'offerta completo sotto tutti i punti di vista, e non solo tecnologico. Dare in altri termini ulteriore potenza di fuoco alla divisione impegnata su questo fronte con le risorse di uno dei player più accreditati nel mondo della system integration su scala mondiale. Ci aveva provato, senza successo, anche Carly Fiorina nel 2000 a regalare a Hp il colpo grosso nei servizi It sferrando un deciso attacco a PriceWaterhouse Coopers, ma il tentativo fallì e Pwc finì nella mani di Ibm (nell'ottobre del 2002, per 3,5 miliardi di dollari). Da allora la strategia del colosso di Palo Alto si era orientata verso acquisizioni su scala locale (vedi The Technology Partner, società di consulenza IT e system integration, in Italia) e mirate. Ora la nuova offensiva globale per dare la caccia a Big Blue, che detiene la leadership nei servizi It con il 7,2% di market share. Con Eds, seconda alle spalle di Ibm con una quota di mercato del 3%, Hp (che invece si ferma al 2,2%) andrebbe a creare un colosso con un giro d'affari di 39,4 miliardi di dollari (che al cospetto dei 54 miliardi fatturati dalla società di Armonk nel 2007 sarebbero ancora "pochi", ma consegnerebbero subito alla casa californiana lo scettro di secondo fornitore al mondo nel campo dei servizi It.
  CONTINUA ...»

Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
7 MAGGIO 2010
7 MAGGIO 2010
7 MAGGIO 2010
7 maggio 2010
 
L'Italia vista dal satellite
La domenica di sport
Sony Ericsson Xperia X10
Nokia N8
Si chiude l'era del floppy disk
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-