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La tecnica principale che adottiamo per far fronte ad un futuro incerto è quella di attribuire dei numeri ai rischi – di supporre che questo sia calcolabile. Questo è ciò che fanno i modelli di previsione matematica, utilizzando una qualche versione del teorema di Bayes per trasformare le scommesse soggettive in probabilità oggettive. Fare questo ci dà la sicurezza di cui abbiamo bisogno per investire. Ma è una falsa sicurezza. Mentre scommettere ripetutamente sui cavalli vi consente di aggiornare le vostre scommesse per allinearle ai ‘veri' meriti dei cavalli, non esistono i dati sugli eventi economici passati in grado di farvi avvicinare alla reale probabilità che essi si verifichino nel futuro, perché il futuro sarà sicuramente diverso dal passato. Noi utilizziamo la matematica per inventare un mondo di probabilità calcolabili, che poi mettiamo allo specchio del mondo reale.
Considerare il futuro calcolabile è compatibile, come notato da Keynes, con una notevole quantità di stabilità. Prima di tutto, il futuro a brevissimo termine è calcolabile: la domanda di prodotti probabilmente non cambierà di molto; in questo settore le aspettative razionali sono una stilizzazione plausibile. Inoltre, le previsioni matematiche possono influenzare il futuro che pretendono di prevedere, perché determinano le nostre aspettative. Se tutti sono concordi che i prezzi degli immobili dovrebbero essere in salita, essi continueranno a salire.
La tecnica per trasformare l'incertezza in rischio calcolabile si basa sulla convenzione che ‘la situazione attuale continuerà a tempo indeterminato, tranne che nella misura in cui ci sia uno specifico motivo per prevedere un cambiamento nel prossimo futuro …stiamo supponendo, infatti, che la valutazione del mercato attuale, qualunque sia stato il metodo per effettuarla, sia singolarmente corretta in relazione alla nostra conoscenza attuale, e che la situazione cambierà soltanto in proporzione ai cambiamenti nella nostra conoscenza'. Questa convenzione viene facilitata dall'abitudine di vedere il lungo periodo come una successione di periodi molto brevi, generando l'illusione che in ogni momento l'investitore sia dotato di tutte le informazioni disponibili riguardo al futuro corso dei prezzi delle azioni. In un suo passo molto sottile Keynes scrive che, attraverso l'utilizzo della convenzione, l'investitore può ‘legittimamente incoraggiare se stesso grazie all'idea che l'unico rischio che egli corre è quello di un vero cambiamento delle notizie nel prossimo futuro', il quale è improbabile che sia molto grande. ‘Di conseguenza per il singolo investitore l'investimento diventa ragionevolmente ‘sicuro' per brevi periodi e quindi per tutta la successione dei brevi periodi …se egli può contare abbastanza sulla mancanza di interruzione della convenzione'.8
L'imperfezione nel metodo è il fatto che prescinde dall'incertezza partendo dal presupposto che il futuro sia costituito da una successione di intervalli molto brevi. All'atto pratico, il rendimento atteso di un investimento su un certo numero di anni è soggetto ad ogni tipo di incognita per quanto riguarda la situazione futura di domanda per le diverse categorie di investimento, determinata dai tassi d'interesse e d'inflazione, dai tassi di cambio, dalle modifiche tecniche, e così via. Il presupposto dell' ‘ipotesi di mercato efficiente' che tutte le informazioni rilevanti sui prezzi futuri dei titoli sono già contenute nei loro prezzi attuali è eroico quanto la convinzione che l'analisi fondamentale ci fornirà le informazioni attendibili del corso futuro delle variabili economiche sia micro che macro. La prima non riesce a spiegare come i prezzi attuali possono divergere dai cosiddetti valori ‘intrinsechi'; la seconda presuppone la conoscenza di cose per le quali non esiste una base scientifica. Keynes credeva che l'incertezza costringe l'investimento professionale a diventare speculazione, poiché nessuno può permettersi di rimanere con una moneta senza valore alla fine dei giochi. Keynes scrisse: ‘Gli speculatori non possono nuocere in qualità di bolle in un flusso costante di impresa. Ma la situazione è grave quando l'impresa è una bolla in un mulinello di speculazione. Quando lo sviluppo del capitale di un paese diventa un sottoprodotto delle attività di un casinò è probabile che il lavoro venga fatto male'.
Qualsiasi considerazione del futuro basata su ‘fondamenta così fragili' è soggetta a ‘cambiamenti improvvisi e violenti' appena cambiano le notizie, poiché non vi è alcuna base di conoscenza reale per tenerla stabile. ‘Il mercato sarà soggetto alle ondate di opinioni ottimistiche e pessimistiche, che sono irragionevoli ma tuttavia in un certo senso sono legittime, dove non esiste una base solida per un calcolo ragionevole'. Improvvisamente tutti cominciano a rivedere le loro scommesse. ‘L'abitudine della calma e dell'immobilità, della certezza e della sicurezza viene meno. All'improvviso le nuove paure e le nuove speranze assumeranno il controllo del comportamento umano. Le forze della disillusione potrebbero improvvisamente imporre una nuova base convenzionale di valutazione. Tutte queste tecniche graziose ed educate, create per una sala di consiglio rivestita di pannelli meravigliosi e per un mercato ben regolamentato, rischiano di fallire'. (CW, xiv, 114-5).
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