ITALIA

 
 
 

 
HOME DEL DOSSIER

21 Marzo 2010

20 Marzo 2010

19 marzo 2010

18 Marzo 2010

17 Marzo 2010

12 Marzo 2010

11 Marzo 2010

10 Marzo 2010

9 Marzo 2010

8 Marzo 2010

7 Marzo 2010

6 Marzo 2010

4 Marzo 2010

3 Marzo 2010

2 Marzo 2010

1 Marzo 2010

28 Febbraio 2010

27 Febbraio 2010

26 Febbraio 2010

25 Febbraio 2010

24 Febbraio 2010

23 Febbraio 2010

20 Febbraio 2010

19 Febbraio 2010

18 Febbraio 2010

17 Febbraio 2010

16 Febbraio 2010

14 Febbraio 2010

13 Febbraio 2010

12 Febbraio 2010

11 Febbraio 2010

10 Febbraio 2010

9 Febbraio 2010

8 Febbraio 2010

7 Febbraio 2010

6 Febbraio 2010

5 Febbraio 2010

La duratura importanza di Keynes

di Lord Robert Skidelsky

Pagina: 1 2 3 4 5 6 di 6 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
16 febbraio 2010

«... PAGINA PRECEDENTE
Questa è la migliore spiegazione teorica che io abbia mai conosciuto per il tracollo nell'autunno del 2008.

Ora, se si vuole farlo, si può chiamare l'‘incertezza' con il nome ‘imperfezione del mercato', riducendo il suo status ad informazioni ‘imperfette' o ‘incomplete'. In sostanza questo è ciò che i ‘nuovi keynesiani' hanno fatto. Possiamo quindi applicare la stessa procedura alla teoria sulla preferenza di liquidità di Keynes e alla sua spiegazione del perché è poco probabile che le riduzioni di salari in denaro aumentino la quantità di occupazione (o perché non avvengono affatto). Con tali metodi l'economia convenzionale può continuare il suo cammino e relegare Keynes in un ghetto teorico, pur riconoscendo l'importanza pratica per la politica delle varie imperfezioni nella purezza di mercato che egli individuò.

Si ritorna a Ricardo?
Tuttavia, esiste un problema nel spiegare ciò che Keynes volesse veramente dire. The General Theory si basa su aspettative incerte, ma questo non è l'argomento del libro. Si tratta di una teoria sull'equilibrio – una teoria sull'‘equilibrio della sottoccupazione' – nella quale le aspettative sono considerate come un dato di fatto. Il crollo è accaduto; non ci viene raccontato cosa lo ha causato. E' come se qualcuno fosse caduto in una buca. Noi non sappiamo perché ci è caduto dentro. Forse qualcuno lo ha spinto, forse ci è caduto dentro perché è inciampato. Tutto ciò che sappiamo è che non può uscire dalla buca senza l'aiuto di qualcuno. Ciò che Keynes ha fatto è unire l'instabilità finanziaria e l'adeguamento di rendimento per ricavare una teoria sul persistere della disoccupazione.

E si potrebbe argomentare che il nesso sia artificiale: nessuna delle due cose è dipendente dall'altra. Si può avere una teoria sull'instabilità finanziaria che non porta alla disoccupazione quasi permanente; e si può avere una teoria sulla disoccupazione quasi permanente che non dipende dall'esistenza dell'instabilità finanziaria. Si tratta del divario attraverso il quale, se non vado errato, i neoricardiani sono entrati.

Per poter capire come, consentitemi di ritornare all'affermazione di Keynes di aver ‘respinto' le ‘fondamenta ricardiane del marxismo'. Cosa voleva dire con ciò? E' noto che l'economia ricardiana era ‘un'indagine sulle leggi che determinano la divisione dei prodotti dell'industria tra le classi che contribuiscono a formarla'. La forza di queste leggi era ritenuta alla pari con le leggi della natura, e che quindi fosse immune alle modifiche – tranne temporaneamente – provenienti dall'azione pubblica.

C'era un singolare tasso di profitto associato con l'equilibrio: per cui delle ottime ragioni per laissez-faire. La ‘legge di ferro dei salari' di Ricardo – che diceva che i salari non potevano mai superare i salari di sussistenza – era basata sul diritto della popolazione di Mathus. Marx ha sostituito il valore del surplus con il surplus della popolazione.

I cicli maltusiani di popolazione divennero cicli di occupazione marxisti: i profitti capitalisti potevano essere mantenuti soltanto attraverso il costante creare e ri-creare un ‘esercito di riserva dei disoccupati'. Quindi la crisi capitalista, per i marxisti, è stata il risultato diretto di un metodo di produzione in cui una classe (la classe capitalista) era in grado di privare una classe molto più numerosa (i lavoratori) della loro forza di lavoro, la quale era la fonte di ogni valore. Questa situazione ha portato alle crisi attraverso varie strade, ma la fonte delle crisi era la stessa: lo sfruttamento. Il rovesciamento delle ‘fondamenta ricardiane' effettuato da Keynes consisteva nell'affermare che la produzione e l'occupazione potevano essere limitate dalla mancanza di domanda effettiva; e che nella maggior parte dei casi, e particolarmente quando la disoccupazione era pesante, potevano essere incrementate con delle azioni governative per aumentare la domanda effettiva. Non è assolutamente stato il risultato di una particolare distribuzione del reddito come affermavano i marxisti e i socialisti di sinistra come Hobson.

Keynes stava facendo una considerazione politica, una considerazione cruciale per il suo ruolo come ‘salvatore' del capitalismo. La disoccupazione di massa non era il risultato di un'errata distribuzione del potere d'acquisto: era il risultato di capacità inutilizzate, non comandate né dai ricchi, né dal potere. In altre parole, l'espansione della domanda attraverso il trovare un uso produttivo per le risorse inutilizzate avrebbe giovato sia ai salari che ai profitti, lasciando invariate le quote di reddito delle diverse classi. E' facile vedere come la politica di piena occupazione adottata da tutti i governi occidentali dopo la seconda guerra mondiale è divenuta la base di un nuovo consenso sociale. Con la produttività in rialzo, la piena occupazione e l'accumulo di profitti nelle mani di entrambe le classi attraverso i poteri di controbilanciamento dei governi e dei sindacati, la lotta di classe sarebbe stata inghiottita da un'ondata crescente di prosperità.

  CONTINUA ...»

16 febbraio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina: 1 2 3 4 5 6 di 6 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-