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2. IL REDDITO DI LAVORO AUTONOMO

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Come si determina il reddito
L'esercizio dell'attività in forma associata
La base imponibile
Determinazione del reddito in base al regime analitico
Il regime dei minimi
Il regime sostitutivo per le nuove iniziative produttive

Dal punto di vista fiscale, si considerano redditi di lavoro autonomo tutti quelli che derivano dall'esercizio abituale, ancorché non esclusivo, individuale o in forma associata, di attività di lavoro autonomo diverse da quelle di impresa e di lavoro dipendente.
Sono soggetti ad Irpef tutti i lavoratori autonomi sia residenti che non residenti nel territorio dello Stato.

Per i contribuenti non residenti, però, sono imponibili solo i redditi prodotti nel territorio dello Stato.
Inoltre, ci sono alcuni redditi, per così dire, assimilati a quelli di lavoro autonomi. Si tratta:
dei redditi derivanti dall'utilizzazione economica, da parte dell'autore o inventore, di opere dell'ingegno, di brevetti industriali, processi, formule o informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico;
degli utili derivanti da contratti di associazione in partecipazione, quando l'apporto dell'associato è costituito esclusivamente dalla prestazione di lavoro;
degli utili spettanti ai promotori e ai soci fondatori di società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata;
delle indennità per cessazione di rapporti di agenzia;
delle attività di levata dei protesti esercitata dai segretari comunali.

I redditi di lavoro autonomo e quelli assimilati si differenziano fra loro per le diverse modalità di determinazione del reddito e per i diversi obblighi contabili connessi (infatti, per quelli assimilati, non è necessario essere in possesso della partita Iva e tenere le scritture contabili).

In tutti i casi, comunque, il reddito di lavoro autonomo è soggetto a ritenuta alla fonte, applicabile nel caso in cui chi effettua il pagamento riveste la qualifica di sostituto d'imposta.

In altre parole, nessuna ritenuta è dovuta nel caso in cui la prestazione venga effettuata nei confronti di un privato.

Dal punto di vista operativo, i criteri di determinazione del reddito di lavoro autonomo sono contenuti nell'articolo 54 del D.P.R. n. 917/1986.

A tale proposito, vale la pena di sottolineare che per i professionisti il Legislatore ha previsto specifici criteri di determinazione del reddito che si differenziano notevolmente da quelli applicabili ai soggetti che esercitano attività d'impresa.

Permangono, comunque, alcune norme che trovano applicazione sia in materia di reddito d'impresa che di lavoratori autonomi.

Si pensi ad esempio alle particolari regole in materia di strumentalità degli immobili che trovano applicazione, indifferentemente, per le imprese e per i professionisti.

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