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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2014 alle ore 07:50.
L'ultima modifica è del 02 luglio 2014 alle ore 08:20.

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Consolidamento fiscale. Gli ingenti deficit di bilancio stanno prosciugando i risparmi della nazione che dovrebbero essere utilizzati per espandere gli investimenti nel mondo degli affari, e stanno dilatando il debito nazionale che dovrà essere finanziato da ulteriori imposte.

Privatizzazione. Le aziende di proprietà dello Stato indiano che operano nel settore manifatturiero e in altri ambiti lavorano in modo poco efficiente e spesso provocano perdite che prosciugano i risparmi della nazione. Vendere queste aziende vorrebbe dire contribuire in modo diretto ad accelerare il ritmo della crescita economica.

Abolizione dei sussidi. I sussidi per l'energia elettrica e i carburanti portano a sprechi e consumi esorbitanti, oltre a contribuire al deficit fiscale. È indispensabile sostituirli con bonifici in contanti.

Riforma dell'agricoltura. Nel sistema in vigore al momento, il governo acquista, immagazzina e quindi distribuisce i prodotti agricoli. Di conseguenza, una quantità enorme di prodotti si danneggia e si deteriora nei magazzini, mentre gli incentivi alla produzione sono mal indirizzati. Si dovrebbero piuttosto privatizzare i mercati agricoli.

Diritti di proprietà e zonizzazione. Chiunque visiti Mumbai o altre importanti città indiane non fatica a constatare come le restrizioni imposte alla zonizzazione provochino usi impropri del suolo urbano e ostacolino la modernizzazione. Le ambiguità relative ai diritti di proprietà, soprattutto dei terreni agricoli, precludono nelle aree rurali l'avanzare del processo di industrializzazione.

Allentamento dei limiti per gli investimenti stranieri. Le società straniere non sono autorizzate a possedere la maggioranza degli istituti bancari e delle compagnie di assicurazione. Allentare tali limiti vorrebbe dire rafforzare il settore finanziario e avere un ruolo importante nella crescita economica.

Riforma fiscale. Il complesso sistema indiano delle imposte nazionale e statali sulle vendite distorce il commercio interno. Da tempo si discute della fattibilità di un progetto che sostituisca queste tasse con un'imposta nazionale sul valore aggiunto e consenta l'impiego della condivisione dei redditi per gli Stati: è giunto il momento di tradurlo in realtà.

Corruzione. Gravi casi di corruzione nelle alte sfere hanno pregiudicato la fiducia economica e ostacolato il processo decisionale delle autorità. L'India, oltretutto, è particolarmente svantaggiata dalla corruzione su piccola scala, e dalla diffusione pressoché onnipresente di bustarelle e tangenti in tutte le forme di transazioni personali e di lavoro. Il governo dovrebbe intervenire con mano pesante nei casi di concussione di alto livello e utilizzare il nuovo sistema dei bonifici in contanti per limitare la diffusione di questo meschino malcostume.
Il mercato azionario indiano quest'anno è aumentato del 20% circa in previsione di una crescita più solida e di utili in accrescimento. Adesso spetta a Modi e al BJP dimostrare di essere in grado di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.

(Traduzione di Anna Bissanti)
© PROJECT SYNDICATE, 2014

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