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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2014 alle ore 08:15.
L'ultima modifica è del 03 agosto 2014 alle ore 14:09.
Dopo sette anni di recessione la Grecia quest'anno dovrebbe tornare a crescere dello 0,6 per cento. Grazie a dolorose riforme strutturali, drastico taglio dei salari e delle spese pensionistiche, riduzione del numero dei dipendenti pubblici, conti in ordine, surplus primario di bilancio e turismo che dovrebbe raggiungere il record dei 18 milioni di visitatori. Una politica di rigore e aumento della competitività che viene oggi premiata da Moody's che ha alzato di due gradini il giudizio sul debito sovrano di Atene. Una valutazione che aiuterà a trovare altri capitali disposti a scommettere sulla ripresa del sistema finanziario ed economico della Grecia. Non a caso il neopresidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, sarà domani ad Atene nella sua prima visita ufficiale in veste di rappresentante dell'Unione. Un viaggio ricco di simbologie, visto che proprio ad Atene si è giocata la partita più importante nel 2010 sulla tenuta dell'euro e contro chi scommetteva sulla sua disentegrazione.
(V.D.R.)
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