Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2014 alle ore 08:13.
L'ultima modifica è del 04 ottobre 2014 alle ore 09:25.

My24

Era da tanto tempo che ai piani alti della Chiesa non si sviluppava un dibattuto e un confronto così franco e dai toni talvolta taglienti come quello che si è aperto da mesi attorno al Sinodo straordinario sulla famiglia convocato da papa Francesco. Confronto che nelle ultime settimane è progressivamente cresciuto di tono: di "guerre preventive" ha parlato l'autorevole Vatican Insider, mettendo in luce come tutto o quasi si sia concentrato su un solo singolo aspetto, quello della riammissione alla comunione dei divorziati risposati. Un tema di grande impatto mediatico e politico - che ha messo un evento religioso sotto i riflettori come mai era accaduto - che travalica la reale portata del fenomeno: infatti se i divorziati da un matrimonio cattolico, specie in Occidente, sono molti, ben diverso - si dice dentro le stanze vaticane - sarebbe il numero di quelli disposti a un riapproccio rigoroso dei sacramenti, a partire dalla confessione, da cui pure sono esclusi. Non si trarrebbe quindi di una "sanatoria" generale, ma di un lungo percorso individuale.
La percezione che sta prevalendo sul Sinodo è che si tratti di un vero banco di prova del papato di Francesco. Bergoglio con la convocazione del Sinodo - che è un'assemblea di vescovi chiamati a discutere su un tema - ha dato prova di grande visione e mano ferma di governo: ha voluto non solo affrontare un tema-chiave per la Chiesa del terzo millennio, ma chiamare le alte gerarchie a misurarsi senza tentennamenti. E questo sta avvenendo: ormai escono a getto continuo libri, pamphlet, interviste e prefazioni, dove i più autorevoli porporati e arcivescovi espongono le loro posizioni, anche quando - per gli incarichi delicati ricoperti in Curia - dovrebbe prevalere la prudenza e il silenzio. La composizione del Sinodo - 253 tra cardinali, vescovi, suore, religiosi e laici - è giudicato un capolavoro di equilibrio compiuto dal papa tra le varie correnti e posizioni.
I più battaglieri fino a oggi si sono dimostrati i prelati contrari alla riammissione dei divorziati alla comunione, tra cui i cardinali Gerhard Müller, Raymond Leo Burke e Velasio De Paolis, Timothy Dolan e il super-ministro delle Finanza George Pell. Insomma, un panorama molto vasto e composito, dove in una posizione più riflessiva figura l'arcivescovo di Milano Angelo Scola, che ha aperto alle cause di nullità, tema su cui è intervenuto il papa sollecitando procedure più snelle. A favore di una strada di "apertura" e di una riammissione dei divorziati alla comunione (facendo ricorso alla pratica ortodossa della oikonomia) si è espresso per primo il cardinale progressista tedesco Walter Kasper, autore della relazione concistoriale di febbraio che ha aperto il dibattito e creato non poche spaccature: ad Avvenire ha detto che sui divorziati c'è una disciplina che «non si può considerare immutabile». Favorevoli a un'apertura sono, tra gli altri, l'italiano Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo e molto vicino a Bergoglio («Il Papa ha aperto una porta che era chiusa»), e il filippino Luis Tagle. Il segretario speciale del Sinodo, l'arcivescovo-teologo Bruno Forte, ha detto che «il richiamo alla misericordia è insistente di fronte a tante famiglie spezzate. Dobbiamo trovare una strada per rendere efficace questo sguardo nuovo».
Le due settimane di Sinodo si preannunciano ricche di incontri, discussioni e confronti, i cui contenuti tuttavia saranno resi noti in sintesi e soprattutto senza specificare la fonte. Ma al di là del dibattito teologico sui divorziati (che pure è stato aperto diversi anni fa da altri papi) e della crisi della famiglia, è netta la sensazione che quello che si apre domani in Vaticano è molto più di un Sinodo, e Francesco - che deve ogni giorno fare i conti con l'opposizione silenziosa e molto insidiosa degli ambienti curiali ostili alla sua linea di rinnovamento - questo lo sapeva ben sin dal giorno dell'annuncio, tanto che c'è chi, come il Foglio, che parla ormai di "Sinodo Vaticano III".
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi