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Questo articolo è stato pubblicato il 04 ottobre 2014 alle ore 08:13.
L'ultima modifica è del 04 ottobre 2014 alle ore 09:25.

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La pressione italiana per costringere l'Europa e la Germania a non rispettare il limite del 3%, è pari all'incapacità (leggi non volontà) di affrontare il costo della burocrazia e della giustizia. La sola folle via dell'incremento delle tasse (aggravata da tassi e penalità usuraie per chi non ce la fa) ne è la riprova. L'alcolista che per smettere dal vino passa alla grappa, sperando di bere meno.
Gianlorenzo Fiorentini
Presidente onorario Aon Hewitt
Non abbiamo ben capito, ancora, la consistenza dei tagli alla spesa garantiti dalla prossima legge di stabilità. Ho forte il sospetto che la decantata "volontà politica" che dovrebbe avere la forza di intervenire su rocciosi interessi organizzati si sia un po' distratta, negli ultimi tempi; e che gli eventuali tagli non saranno, come al solito, di bisturi, ma d'accetta. Se ne compiacerà l'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, il quale osservava che, in Italia, per tagliare la spesa non si può che procedere coi tagli lineari, per quanto - aggiungo io - ingiusti e diseducativi: a costo, perciò, di incidere magari su voci di costo (per esempio l'università) che andrebbero, se mai, riviste in su, ma selezionando (qui si dovrebbe manifestare la volontà, il coraggio e la forza della politica) cosa c'è da premiare e cosa da penalizzare.
Così, la grande innovazione che avanza all'orizzonte resta la riserva di aumentare l'Iva; è vero che, oggi, i timori che un aumento delle imposte indirette si riversi direttamente, e rapidamente, sui prezzi finali è molto attenuato dallo spettro della deflazione; ma resta il fatto che, alla fine, per fare cassa lo Stato dovrà rimestare nelle tasche dei cittadini. È un sistema che si sperava venisse rottamato, assieme ad altri vizi, dal presidente del Consiglio.
I membri della Consulta
Ci sono state molte occasioni per vergognarsi della nostra classe politica, a queste si aggiunge la farsa per l'elezione dei due membri della Consulta. Se il Parlamento (che dovrebbe esser sovrano) per oltre 15 volte boccia due persone non si riesce a capire perché qualcuno (chi?) debba insistere a proporli; forse tra oltre 5o milioni di italiani non ci sono altre due persone degne di questo incarico? Anche da parte dei candidati, dopo tante bocciature, un minimo di dignità, dovrebbe ispirare una rinunzia.
Dario Viva
Agente di commercio
Scontrini e Def
Per anni ci hanno inculcato che per combattere l'evasione fiscale lo scontrino era fondamentale. Oggi, una nota contenuta nel Def (Documento di economia e finanza) sostiene che gli scontrini non serviranno più, perché basteranno la tracciabilità dei pagamenti e la trasmissione telematica dei corrispettivi. In Grecia, invece, per combattere l'evasione fiscale usano un altro metodo: in qualsiasi negozio è appeso un cartello che invita il cliente che non riceve lo scontrino a uscire senza pagare la merce. A vincere contro l'evasione fiscale sarà l'Italia o la Grecia?
Silvano Stoppa
Il metano in Sardegna
In merito all'articolo pubblicato sul Sole 24 Ore del 23 settembre "La Sardegna rinuncia al metano", il Comitato "No al Progetto Eleonora" intende sottolineare che il Progetto Eleonora per la ricerca del metano è stato dichiarato "improcedibile" dalla Regione perché in contrasto con il Piano paesaggistico regionale che non è "piano regolatore", ma un complesso di norme finalizzato a preservare l'identità paesaggistica, ambientale, storica, culturale e insediativa del territorio sardo. Il metano non si trova con assoluta certezza nel sottosuolo: la stima di successo è intorno al 20%. Come mai le "succose" royalty non sono state in grado di risollevare l'economia della Basilicata, tra le più trivellate d'Italia, per la quale l'Istat denuncia un indice di povertà del 26%?
I progetti per estrazione di idrocarburi, al contrario di quelli per acqua, sono sottoposti a procedure di valutazione per gli impatti generati, documentati molto bene e non solo nella letteratura scientifica. Alla notizia dell'Assessorato all'ambiente i comitati contro le trivellazioni, cittadini e amministratori, hanno esultato perché si è evitata l'ennesima devastazione ambientale e perché è stata rispettata la vocazione del territorio.
Comitato civico «No al Progetto Eleonora»



Perché non rottamare il sistema di far cassa prendendo ai cittadini

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