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Questo articolo è stato pubblicato il 06 novembre 2014 alle ore 06:41.

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L'immigrazione dall'Unione Europea porta ricchezza alla Gran Bretagna: fatto, non opinione. Lo studio pubblicato ieri da due economisti, tra cui un italiano, contraddice in modo inconfutabile l'accusa sbandierata da Ukip e da molti Tories che gli europei varcano la Manica per sfruttare i sussidi britannici e non per lavorare. Lo studio dimostra infatti che, lungi dall'essere un peso per le casse dello Stato, gli immigrati Ue hanno dato un contributo netto di 20 miliardi di sterline al Fisco inglese. Non solo: sono anche più istruiti e qualificati dei cittadini britannici.
Il premier David Cameron per ragioni elettorali fa promesse incaute di limitare il numero di immigrati dalla Ue, e così facendo non solo irrita la Germania e gli altri alleati europei, ma va anche contro gli interessi della Gran Bretagna. Perché il fatto è che il deficit britannico sarebbe assai più grave senza le tasse pagate da italiani, polacchi e altri cittadini Ue. (N.D.I)

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