Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2014 alle ore 08:34.
L'ultima modifica è del 15 novembre 2014 alle ore 10:13.
Dei 200 milioni spesi dal 1997 in poi per la Reggia, più della metà sono arrivati dalla Ue. Sono risorse del Fesr, il fondo per lo sviluppo regionale, lo stesso attraverso cui è finanziato l'intervento straordinario da 100 milioni su Pompei. Con la nuova programmazione dei fondi 2014-2020 interventi come questi (Venaria è stato il più grande cantiere di restauro in Europa) non saranno più possibili. Nel testo del nuovo regolamento del Fesr, una "manina" (si dice tedesca, ma chissà) ha scritto due-paroline-due che rendono impossibile finanziare progetti nel settore culturale e del turismo sostenibile che costino più di 5 milioni. In gergo, gli "attrattori culturali". Un comma dell'articolo 3 limita i progetti finanziabili con risorse comunitarie a quelli di "ridotte dimensioni" che per Bruxelles sono quelli sotto questa soglia. Un dettaglio sfuggito quasi a tutti, compresi i tecnici che seguono Paesi come Italia e Grecia, i più penalizzati da questo sgambetto.
Ora si cerca di correre ai ripari, ma il rischio è che la correzione si perda nell'avvicendamento tra il commissario Hahn, promotore del progetto Pompei, passato alle Politiche di vicinato, e la romena Cretu, neoresponsabile delle Politiche regionali. A 7 anni dall'apertura, Venaria copre con entrate proprie almeno il 50% dei costi, ai livelli di prestigiosi complessi museali internazionali e contro una media italiana che non va oltre l'8-10%, sia pur con qualche eccezione. Nello stesso periodo, il numero di ristoranti e alberghi è cresciuto del 41% mentre il totale delle imprese è diminuito del 4%. La Reggia, tra dipendenti a tempo indeterminato, stagionali e indotto, dà lavoro a 700 persone. I dati dimostrano come concentrare le risorse su interventi di dimensioni rilevanti sia il primo passo per effetti duraturi sul territorio.
Altri approfondimenti
www.arteconomy24.ilsole24ore.com
Permalink
Ultimi di sezione
-
Italia
Agenzia delle Entrate sotto scacco, rischio «default fiscale»
-
L'ANALISI / EUROPA
L'Unione non deve essere solo un contenitore ma soggetto politico
Montesquieu
-
NO A GREXIT
L’Europa eviti il suicidio collettivo
-
Il ministro dell'Economia
Padoan: lavoreremo alla ripresa del dialogo, conta l’economia reale
-
LO SCENARIO
Subito un prestito ponte
-
gli economisti
Sachs: la mia soluzione per la Grecia