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Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2014 alle ore 06:40.
L'ultima modifica è del 02 dicembre 2014 alle ore 08:22.

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Il vaccino antinfluenzale è «sicuro». Non è stato riscontrato nessun segno di tossicità nei lotti bloccati . Così dicono i primi test effettuati dall’Istituto superiore di sanità che sgomberano il campo dalle paure degli ultimi giorni dopo alcuni decessi sospetti. Non si tratta ancora dei risultati definitivi, attesi entro 2 settimane, ma questi primi dati consentono di «tirare un sospiro di sollievo» , come ha detto ieri il ministro della Salute Lorenzin. Ora, dicono gli esperti, va scongiurato un altro allarme: la «psicosi da vaccino» che ha colpito il Paese e ha contribuito a moltiplicare le segnalazioni. L’invito è di tornare a vaccinarsi perché le 65 milioni di dosi distribuite in tutto il mondo in questi anni hanno evitato tanti decessi per l’influenza. Solo in Italia sono ancora 8mila l’anno.
Dal ministro della Salute e dalle altre autorità sanitarie ieri è arrivato infatti all’unisono l’invito a proseguire la campagna vaccinale, soprattutto per le categorie più a rischio come gli anziani. «Dobbiamo, ora che non è ancora arrivato il freddo, convincerli a vaccinarsi per evitare gravi complicanze», ha chiarito il commissario dell’Iss, Walter Ricciardi. Ma nonostante le rassicurazioni negli studi medici la gente è dubbiosa e chiede informazioni, tendendo a rimandare la vaccinazione.

A preoccupare i cittadini è, ovviamente, l’aumento delle segnalazioni di decessi sospetti: ieri sono arrivati a 20 i casi segnalati, in relazione però ad otto lotti complessivamente del Fluad e non solo ai due inizialmente bloccati dall’Agenzia italiana del farmaco. Una escalation che - secondo la stessa Aifa e l’Iss -, è in gran parte dovuta ad un effetto mediatico, a fronte della totale mancanza di una correlazione diretta tra eventi fatali e vaccinazioni: «I risultati dei test - sottolineano in una nota congiunta due istituti - confermano la sicurezza del vaccino antinfluenzale». «L’incremento delle segnalazioni - spiegano - è pertanto da attribuire alla maggiore sensibilità mostrata da parte degli operatori sanitari e della popolazione generale al fenomeno a causa della mediaticità degli eventi di questi ultimi giorni». Insomma l’effetto psicosi è colpa anche degli allarmi diffusi da giornali e tv che hanno soffiato sul fuoco della paura. «Non c’è ragione per avere panico», ha aggiunto il ministro Beatrice Lorenzin che richiama comunque il «principio di precauzione» in attesa dei test batteriologici. Esami, questi, su cui lo stesso direttore dell’Aifa Luca Pani si è detto comunque molto ottimista su un esito negativo.
Intanto, però, alcune procure, come Prato e Larino (Campobasso), hanno disposto la riesumazione delle salme degli anziani deceduti per ulteriori accertamenti. E la vicenda si complica ulteriormente con la decisione della procura di Torino di aprire un’inchiesta sull’Agrippal, un altro vaccino antinfluenzale, a seguito di un caso di reazione avversa ma non fatale.

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