L'Europa non sia «Stati Uniti di Germania»

La tesi del libro è volutamente provocatoria ed è già contenuta nel titolo: «il quarto Reich». Secondo gli autori, Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano, che intendono porre il tema del ruolo della Germania in Europa, il “quarto impero” è cio che lo Stato guidato da Angela Merkel sta sommessamente mettendo in atto tra i 27. Non un impero ottenuto con le armi, ma una egemonia economica che la Germania ha imposto con la politica del rigore a tutti gli attori europei. Feltri e Sangiuliano teorizzano il rischio di una Europa germanica, dove le identità dei singoli stati vengono meno.

La presentazione veneziana del libro - ieri alla Fondazione Querini Stampalia, alla presenza di Sangiuliano, del direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano, il direttore del Gazzettino Roberto Papetti e Luigi Brugnaro, presidente Comitato Expo Veneto - è stata l'occasione non solo per riflettere sul ruolo economico della Germania e dell'Italia, ma anche per ribadire alcuni concetti chiave. «È vero che dietro le numerose regole europee si nascondono spesso spinte di forte nazionalismo - ha spiegato Roberto Napoletano -. Ma è altrettanto vero che noi continuiamo ad avere un forte problema di reputazione. Abbiamo avuto numerose occasioni per cambiare e per dimostrare all'Europa la nostra credibilità, ad esempio appena entrati nell'euro, quando il nostro spread si è azzerato e avremmo potuto fare le riforme a costo zero.

Ma non l'abbiamo fatto, nemmeno quando, nel novembre del 2011, eravamo ad un passo dal default». «L'Europa deve cambiare - continua Napoletano -, e il ruolo della Germania è il punto più delicato. Per loro è il momento di uscire dall'incubo dell'inflazione e della rigidità per puntare sulla crescita, investimenti produttivi e spirito solidale. Gli Stati Uniti sono usciti dalla crisi nel momento in cui hanno immesso liquidità e hanno ricominciato e finanziare l'economia reale. Ora lo deve fare anche l'Europa. Qui passa la strada obbligata per gli Stati Uniti d'Europa».

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