Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 agosto 2015 alle ore 08:57.
L'ultima modifica è del 20 agosto 2015 alle ore 09:13.

My24

«Il terrorismo alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale. Sta alla nostra responsabilità fermarla». Lo ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Meeting per l’amicizia fra i popoli di Comunione e liberazione che prenderà il via oggi a Rimini.

Il capo dello Stato ha sottolineato che il rischio di chiusure settarie, o di tentazioni fondamentaliste «è sempre in agguato», evidenziando come stiano riemergendo populismi e nazionalismi. E la risposta, per il capo dello Stato, viene offerta proprio dalle «tante testimonianze di moralità, di solidarietà, di impresa responsabile, di governo dei conflitti, di ricostruzione del diritto laddove la sua rete è stata lacerata». E proprio dalla capacità di dialogo, di comprensione reciproca e di collaborazione tra le religioni monoteiste «dipenderà la pace nel mondo».

Poi l’emergenza immigrazione, che a luglio, secondo i dati di Frontex, ha raggiunto la cifra record di 107.500 ingressi nell’Unione europea. Per il capo dello Stato l’umanità che mostreremo «nell’accogliere i profughi disperati», l’intelligenza con cui affronteremo i fenomeni migratori e «la fermezza con cui combatteremo i trafficanti di essere umani» saranno il modo con il quale mostreremo al mondo la qualità della vita democratica. Per il Capo dello Stato «personalismo e solidarietà, valori che si trovano alla base della nostra Costituzione, hanno bisogno di essere continuamente realizzati. E chi lo fa con generosità, accresce anche gli anticorpi per affrontare le difficoltà che si presentano nelle diverse stagioni».

Mattarella ha ricordato come la nostra società, dopo una lunga crisi economica, «che ha lasciato ferite così profonde, avverte ancor di più l’esigenza di valori e di percorsi ispirati a ideali sinceri». Per il capo dello Stato, l’Italia ha bisogno di testimoni credibili, «che conducano la loro azione con coerenza e moralità, rompendo l’area grigia dell’opportunismo, che purtroppo sfocia spesso nella corruzione, germe distruttivo della società civile».

Non deve essere la tecnica a dominarci in questo mondo delle comunicazioni immediate, di straordinarie potenzialità tecnologiche, di connessioni multiple e all’apparenza infinite: «sono opportunità che vanno messe al servizio del progetto di umanesimo integrale, premessa dello sviluppo civile». Ha sottolineato l’importanza della persona, della sua libertà, dei diritti umani. Ha ricordato come il Meeting di Rimini nasca proprio da queste radici e attraverso incontri e discussioni abbia arricchito il dialogo e sviluppato «maturazioni e amicizie». Ha sottolineato come la poesia di Mario Luzi, dalla quale è stato tratto il titolo del Meeting di quest’anno “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”, «scava ancor più in profondità nell’animo umano, alla ricerca della fonte di quell’incessante bisogno di verità, che sospinge le nostre energie spirituali e sociali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi