Cultura-Domenica DomenicaMinacce agli ebrei: per il ministero degli esteri israeliano si tratta di un incidente intollerabile
Minacce agli ebrei: per il ministero degli esteri israeliano si tratta di un incidente intollerabile
di S.Bio. | 26 gennaio 2013

«Un incidente intollerabile e brutale». Così il ministero degli esteri israeliano ha definito l'invio di una testa di maiale all'ambasciata di Israele e ad altri luoghi ebraici di Roma, tra cui la Sinagoga, a cui si aggiungono la comparsa di scritte antiebraiche lungo i muri della capitale proprio alla vigilia del Giorno della Memoria. «Sono manifestazioni che non possono essere tollerate» e «confidiamo nella polizia» ha aggiunto il ministero.
«Chi ha confezionato quei pacchi non rappresenta la città», «mi pare che la novità sia la forma mediatica, la creatività» di un gesto «che comunque si inserisce nel flusso di ostilità antiebraica mai definitivamente debellata. Che ha diverse matrici: politica, sia di sinistra che di destra, religiosa, islamica». Così, intervistato dal Messaggero, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni commenta i plichi di minaccia alla comunità ebraica.
«I pacchi con le teste dei suini - spiega - non rappresentano una specifica offesa nei confronti degli ebrei. I musulmani se la sarebbero presa molto di più». «Qui c'è poco da essere ottimisti - aggiunge. - Ma non bisogna neanche esagerare. Vuol dire che c'è ancora gente che non ha capito il senso del ricordo, che esistono attivisti non meglio identificati in grado di mettere in atto queste scempiaggini, direi meglio queste porcherie, visto che di porco stiamo parlando. Oltretutto uno dei destinatari dei pacchi è il museo di Trastevere dove è stata appena inaugurata la mostra sui giovani che ricordano la Shoah».
«Dobbiamo avere la forza e il coraggio di ignorare questo gesto infame, di voltare pagina, di andare avanti nelle nostre iniziative, senza farci distrarre dalla missione che ci siamo assunti solenne mente di fronte ai nostri sopravvissuti alla Shoah e di fronte a quei sei milioni di nostri fratelli che non sono mai tornati» dice il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, dopo l'invio di pacchi contenenti teste di maiale in diversi luoghi simbolo di Roma, a partire dalla Sinagoga. Pacifici ringrazia «i responsabili della sicurezza della nostra Comunità» e le forze dell'ordine, ma anche «le istituzioni, alle forze politiche e ai singoli cittadini che in queste ore ci stanno esprimendo piena solidarietà».
«Provocazione disgustosa contro la comunità ebraica, tanto più inaccettabile alla vigilia della Giornata della Memoria. No all'antisemitismo» è il commento su Twitter del presidente della Camera, Laura Boldrini.