Cultura-Domenica DomenicaMinacce agli ebrei, svolta nelle indagini: gli autori sono romani di estrema destra. Napolitano: miserabile provocazione
Minacce agli ebrei, svolta nelle indagini: gli autori sono romani di estrema destra. Napolitano: miserabile provocazione
27 gennaio 2014

Sono stati intensificati i controlli in diversi punti sensibili della capitale, in vista delle celebrazioni della Giornata della Memoria di domani e dopo gli episodi dei pacchi contenenti teste di maiale, recapitati alla sinagoga, all'ambasciata israeliana e a un museo che ospitava una mostra sull'ebraismo. Le misure di sicurezza sono state rafforzate quindi al ghetto ebraico e in diverse altre zone della città.
Napolitano: miserabile provocazione
Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, nel suo intervento al Quirinale in occasione del Giorno dell a Memoria, ha parlato di «miserabile provocazione che é appena stata tentata contro tutti noi. Gli autori spero possano essere rapidamente individuati». Napolitano ha sottolineato che gli autori di «un insulto assimilabile solo alla stessa repugnante materia usata in quei pacchi, non hanno nulla a che vedere con la Roma e i romani che per sentimento umano e civile, consapevolezza democratica, educazione e cultura, sono fraternamente accanto agli uomini e donne di origine e religione ebraica, stringendosi ad essi in un abbraccio di solidarietà e in un impegno di lotta rigorosa contro ogni forma di antisemitismo».
Svolta nelle indagini: gli autori sono romani
Si stringe il cerchio intorno agli autori del gesto provocatorio di due giorni fa a Roma, dove sono stati recapitati tre pacchi contenenti teste di maiale alla sinagoga di Roma, all'ambasciata israeliana e ad un museo che ospitava una mostra sull'ebraismo. Le indagini sarebbero ad una svolta. I mittenti anonimi dei pacchi sarebbero romani che gravitano attorno agli ambienti dell'estrema destra. I plichi sarebbero partiti dunque dalla capitale e consegnati alla società di spedizione giovedì scorso.
Sdegno e condanna
Da più parti sono stati espressi sdegno e condanna per i macabri invii. La diocesi di Roma ha condannato «le gravi manifestazioni di antisemitismo» che in questi giorni hanno colpito la comunità ebraica, e ha espresso «vicinanza, solidarietà e dolore ai fratelli Ebrei», ha dichiarato il portavoce del Vicariato di Roma, don Walter Insero, per il quale si é trattato di gesti «tanto più gravi in quanto consumati alla vigilia della Giornata della Memoria del 27 gennaio». Sulla stessa linea la Comunità di Sant'Egidio. «Chi ha inviato questi macabri messaggi pretende di avvelenare il clima di pacifica e costruttiva convivenza che si é instaurato da tempo nella Capitale d'Italia, riportando la storia ad un passato condannato da tutte le persone civili», ha dichiarato il presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, che ha condannato in una nota «l'oltraggiosa offesa alla memoria delle vittime della Shoah arrecata proprio nei giorni dedicati al ricordo delle vittime della più immane tragedia del XX secolo».