Cultura-Domenica DomenicaShoah, Napolitano: «Miserabile provocazione» le ultime minacce agli ebrei romani
Shoah, Napolitano: «Miserabile provocazione» le ultime minacce agli ebrei romani
di Vittorio Nuti | 27 gennaio 2014

«Lasciate che io sbarazzi subito il campo dalla miserabile provocazione che é appena stata tentata contro tutti noi. Gli autori spero possano essere rapidamente individuati». Parole indignate, riferite alle infami scritte antisemite che hanno segnato alcuni muri di Roma ed ai pacchi con le teste di maiale ricevuti dalla comunità ebraica e dall'ambasciata di Israele alla vigilia della Giornata della Memoria, quelle usate dal Capo dello stato Giorgio Napolitano nel suo intervento al Quirinale in occasione del ricordo della Shoah, per il quale si è scelto in cui ricorre l'abbattimento - il 27 gennaio 1945 - dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia, che ha rivelato al mondo l'orrore del genocidio.
Insulto che non ha niente a che vedere con Roma e i romani
Si tratta, scandisce Napolitano, «di un insulto assimilabile solo alla stessa ripugnante materia usata in quei pacchi, non hanno nulla a che vedere con la Roma e i romani che per sentimento umano e civile, consapevolezza democratica, educazione e cultura, sono fraternamente accanto agli uomini e donne di origine e religione ebraica, stringendosi ad essi in un abbraccio di solidarietà e in un impegno di lotta rigorosa contro ogni forma di antisemitismo».Da Napolitano, anche un invito a mantenere la «vigilanza contro ogni insorgenza di antisemitismo, comunque camuffato», che oggi minaccaia anche «gli innocenti e gli indifesi di sempre», tra cui devono oggi essere compresi anche «gli stranieri».
Scritte antisemite, due persone fermate nella notte a Roma
Grazie all'intenficazione dei servizi di vigilanza della Polizia in occasione delle celebrazioni della Giornata due persone sono state state fermate la notte scorsa mentre, con una bomboletta di vernice nera, stavano imbrattando il muro perimetrale di uno stabile nei pressi di Circonvallazione Clodia, con scritte xenofobe e inneggianti all'odio razziale. Si tratta di un 47enne, con precedenti appartenente alla struttura organizzativa Militia, e di un 33enne, già indagato nel corso dell'operazione Stormfront2 del novembre 2013. Entrambi erano monitorati dalla Digos. Agli agenti del commissariato Prati e del Reparto Volanti che li hanno bloccati, i due hanno rivendicato anche la paternità di alcune scritte realizzate poco prima nei pressi di piazzale Clodio.
La lettera di Papa Francesco all'amico rabbino e i "violini della speranza"
Papa Francesco ha scelto invece utilizzare un modo più personale - una lettera ad un amico ebreo - per esprimere la sua vicinanza al popolo ebraico nella Giornata della Memoria. La missiva, scritta di suo pugno in spagnolo al rabbino Skorka, con il quale ha stretto una forte amicizia negli anni vissuti da vescovo a Buenos Aires, verrà letta stasera al Concerto "I violini della speranza" presso l'Auditorium di Roma. Il Papa auspica che quanti ascolteranno la musica dei violini recuperati dal campo di Auschwitz, dove erano suonati dai prigionieri, «possa immedesimarsi in quelle lacrime storiche, che oggi giungono a noi attraverso i violini, e senta il forte desiderio di impegnarsi perché mai più si ripetano tali orrori, che costituiscono una vergogna per l'umanità«.