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Questo articolo è stato pubblicato il 21 febbraio 2012 alle ore 07:01.

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Secondo gli analisti della Ernst & Young i veicoli elettrici hanno imboccato la corsia di sorpasso. Negli ultimi 18 mesi quelli che erano ancora prototipi, hanno messo le ruote su strada, mentre i costruttori di auto, aziende di servizio pubblico e fornitori di servizi stanno stringendo particolari alleanze. I passi principali verso un business che non è più solo teoria, sono riconducibili ai lanci mondiali della Nissan Leaf e della Chevy Volt/Opel Ampera e all'annuncio di circa 30 modelli che arriveranno entro il 2016, tra i quali Audi e-tron, Bmw 3i Megacity, Fiat 500, Honda Fit, Mercedes Classe A e Classe B, Renault Fluence, Smart ED, Tesla Model S, Volkswagen E-Up! e molti altri. Ma anche all'annuncio dell'acquisto da parte della Ge di 25mila veicoli elettrici per la propria flotta aziendale; al progetto della prima rete nazionale di ricarica stradale nel Regno Unito; alla decisione della Germania di mettere su strada un milione di veicoli elettrici entro il 2020, supportando il progetto con cospicui finanziamenti alla ricerca; all'avvio negli Stati Uniti dell'installazione di 14mila colonnine pubbliche e poi, ancora, all'avvio a Parigi di AutoLib, un programma di car sharing per veicoli elettrici. La Cina da parte sua ha messo in campo un piano di sviluppo per i veicoli elettrici mentre l'Agenzia coreana per la tecnologia e la standardizzazione ha avviato l'approvazione di tre standard di ricarica.

E l'Italia? In base ai dati della Cives (Commissione italiana veicoli elettrici stradali a batteria), a oggi sono in circolazione più di 53mila veicoli elettrici, di questi 3.100 per il trasporto di persone, 8.700 per le merci, 950 bus, 5.400 quadricicli e 35.000 motocicli. E il merito va in gran parte alle aziende italiane come ad esempio la Micro-Vett, che si occupa a livello industriale delle trasformazioni di auto e furgoni a trazione elettrica, oppure alla marchigiana Faam che oltre a produrre batterie e sistemi di gestione delle stesse, realizza veicoli per uso industriale. Tuttavia la realtà più antica è rappresentata dal Gruppo Fiamm, nato nel 1942, che produce e distribuisce accumulatori per avviamento auto e per uso industriale (gruppi di continuità, riserva d'energia). È presente in 60 Paesi con circa 3mila dipendenti nel mondo e 950 in Italia, sviluppando un fatturato che nel 2010 si è attestato sui 500 milioni di euro. I principali mercati dove opera Fiamm sono l'Italia (26%) e il resto d'Europa (51%), dove le vendite dirette alle case auto (Bmw, Fiat-Chrysler, Ford, Mercedes, Gm-Opel, Psa, Renault-Nissan,Toyota, Volkswagen) rappresentano circa il 30% del fatturato.

Forte dell'esperienza pluridecennale, la Fiamm ha realizzato le innovative batterie SoNick al nichel-cloruro di sodio, utilizzando materiali a basso costo come il nickel di facile reperibilità e il sale da cucina, note anche con l'appellativo di Z.E.B.R.A. (acronimo di Zero Emission Battery Research Activities). La particolarità delle batterie al sale è nella temperatura d'esercizio, che si aggira sui 250 °C, che le rende indipendenti dal clima dell'ambiente dove devono operare: sia in inverno in Norvegia o in estate a Dubai. Pur essendo strutturalmente semplici, questi accumulatori sono prodotti di alta tecnologia capaci di prestazioni molto elevate, infatti hanno una densità energetica pari a 120 Wh/kg, ma necessitano di un "cervello elettronico", il Bmi (Battery Management Interface) che gestisca tutti i processi: controllo temperatura, stato di carica della batteria, funzioni di carica e scarica e in più registri tutti gli eventi come una vera "scatola nera". Se, poi, questo è dotato di una scheda Gsm, gli operatori possono monitorare e gestire le batterie anche in remoto via internet, come avviene per una flotta di bus elettrici di Lione, le cui batterie al sale sono controllate in tempo reale da Altra Spa (società del gruppo Iveco) a Genova.

Fiamm fornisce le batterie SoNick per la gamma di furgoni Iveco Daily Elettrici che, a soli due mesi dal lancio, hanno ottenuto in Germania lo European Award for Sustainability in Transport, alla americana Design Line, produttore mondiale di pullman ecologici a propulsione elettrica, per 12 nuovi veicoli destinati al Canada e agli Emirati Arabi, alla spagnola Carrozzeria Castrosua per 40 bus full electric. Da aprile partirà una la commessa di Brandt Motors (Gruppo Fagor Brandt), azienda francese specializzata in veicoli elettrici, che produrrà 6mila veicoli elettrici equipaggiati con batterie Fiamm Sonick destinati alle municipalizzate francesi per la raccolta dei rifiuti urbani.

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