Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 febbraio 2012 alle ore 07:00.

Se si guarda al numero di imprese esistenti nel Lazio e nell'Île-de-France, ai settori di specializzazione del sistema produttivo locale e al peso che hanno a livello nazionale in quanto a strutture tecnologiche e di ricerca si direbbe che sono due regioni simili. La prima con 608mila imprese iscritte nel 2011 e la seconda con 700mila, entrambe hanno un settore dei servizi che dà un rilevante contributo al valore aggiunto regionale. Analizzando però la ricchezza creata in rapporto alla densità abitativa emergono le differenze.

L'Île-de-France produce più di un quarto del Pil francese (29%) con oltre 530 milioni, superando quello della Svezia o del Belgio e il suo reddito pro capite (quasi 50mila euro), oltre a essere il più alto tra le regioni francesi, supera del 70% la media europea trainato da turismo, finanza, commercio e industria manifatturiera. Il Lazio produce ricchezza per 174 milioni contribuendo al Pil nazionale per l'11,2% con una ricchezza per abitante di poco più di 30mila euro e, sebbene sia tra le regioni più popolose d'Italia con 330,19 abitanti per chilometro quadrato, ha una densità abitativa pari a un terzo della regione francese con un territorio grande quasi una volta e mezza. L'Île-de-France rappresenta il 19% dell'intera popolazione francese a sua volta concentrata a Parigi e nella banlieu, parte degli otto dipartimenti in cui è diviso il territorio ed è la seconda regione europea in termini di Pil per occupato (oltre 90mila euro).

La popolazione attiva francese in media ha un grado di istruzione superiore con una percentuale di laureati pari al doppio di quella laziale (rispettivamente 42% e 21,5%), il 23,7% ha un'istruzione di primo grado e il 34,2% di secondo livello mentre nel Lazio il 28,1% arriva al primo grado ed il 50,5% si ferma al secondo. Con circa un quarto delle Pmi francesi installate sul suo territorio e poco più di 130mila create nel 2011, in calo dell'11,4% rispetto al livello record registrato l'anno precedente, l'Île-de-France rimane una delle regioni in Europa più attraente per gli imprenditori. Quasi 40mila sono invece le iscrizioni registrate da Unioncamere nel 2011 nel Lazio che dimostra maggiore vivacità con un tasso di crescita dell'1,94 per cento. Diversi sono stati gli effetti della crisi economica del 2008 nelle due aree, con il Pil del Lazio che nel 2009 si è contratto del 3,6% contro lo 0,1% di quello registrato in Île-de-France.

Entrambe le regioni hanno un peso rilevante a livello nazionale in quanto a investimenti per ricerca e sviluppo ma l'Île dispone di un potenziale scientifico e tecnologico superiore. Oltre il 40% del valore nazionale è realizzato dalla regione francese con 15,8 miliardi di spese e 81.300 ricercatori occupati, mentre un quinto sono le risorse dedicate a ricerca e sviluppo dal Lazio che rappresenta il 15,6% a livello italiano con poco più di 3 miliardi e 7.900 ricercatori. Sono 17 le università nella regione francese che accoglie 7 poli di competitività nei settori dell'Ict, aerospaziale, finance innovation, biomedicale e automotive e un gran numero di scuole di insegnamento superiore, mentre 16 sono gli atenei nel Lazio che conta centri di ricerca importanti, 3 distretti industriali e 7 sistemi produttivi locali che si muovono nel settore dell'innovation (hi-tech, ambiente, aerospazio, biotecnologie, telecomunicazioni e multimedialità) che rappresenta il 20% dell'industria manifatturiera locale.

Il Lazio però risulta meno efficace nel valorizzare i propri investimenti in ricerca e sviluppo in termini di brevetti depositati, come risulta dai dati dell'Observatoire des sciences et technique. La regione francese con una densità di attività scientifica e tecnologica in rapporto alla popolazione attiva pari al doppio di quella laziale è la prima regione europea per numero di domande europee di brevetto presentate con una quota del 5,6%, contro lo 0,41% del Lazio (al 65° posto). E le attività ad alto contenuto tecnologico sono quelle che continuano a trainare l'impiego in Île-de-France che occupa 561mila persone nei settori dell'ingegneria, meccanica, industria elettronica e tecnologie biomediche contro le 198mila del Lazio. L'occupazione della regione francese comunque non è stata risparmiata dal rallentamento dell'economia subendo, dopo sei trimestri consecutivi di rialzo, una battuta d'arresto (+4,3% di disoccupati nell'ultimo trimestre 2011 secondo l'Observatoire Régional de l'emploi et de la formation) e nel terzo trimestre 2011 le percentuali di disoccupazione sono analoghe (8,7% nel Lazio e 8,3% in Francia).

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.