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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2011 alle ore 11:59.

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Nella foto Federico CirulliNella foto Federico Cirulli

Se si potesse paragonare ad uno sport, il forex sarebbe una maratona. Un mercato sempre aperto, incontrovertibilmente il più grande mercato del mondo in termini di valore delle transazioni, in grado di generare un controvalore di circa 4.000 miliardi di dollari al giorno, secondo i dati offerti dalla Bank of International Settlements (si consideri che il volume medio giornaliero di scambi che riguardano i titoli di Stato americani è di 300 miliardi di dollari e il mercato azionario Usa ha un volume medio giornaliero di 10 miliardi di dollari, ndr.)

A fare il mercato sono gli scambi che avvengono tra le maggiori istituzioni bancarie, le banche centrali, le imprese multinazionali, i governi e, seppur in piccola parte, le negoziazioni dei privati, i cosiddetti trader retail, il cui numero da dieci anni a questa parte è comunque in costante aumento.

Negli ultimi anni il trading sul forex è diventato molto popolare tra gli investitori privati, che possono partecipare solo indirettamente per il tramite di broker o banche che offrano servizi come piattaforme e soprattutto la possibilità dell'utilizzo della leva e dalle opportunità di sfruttare le oscillazioni di mercato in entrambe le direzioni.

«Molti dei maggiori broker presenti sul mercato italiano offrono conti di prova gratuiti ai principianti per fare pratica di trading, ma è importante conoscere gli strumenti finanziari offerti dai Forex broker ed essere consapevoli dei rischi cui ci si espone quando si utilizza la leva nei propri investimenti», afferma Federico Cirulli, Responsabile per l'Italia di CMC Markets. «Per questo - aggiunge Cirulli - è sempre necessario individuare sin dall'inizio il livello di rischio che si intende correre e la perdita che si è disposti a subire».

Una cartina al tornasole della diffusione del forex nel trading online è rappresentata dagli scambi sui Contract For Difference meglio conosciuti come CFD. Nel solo mese di Febbraio, il controvalore generato dagli scambi in Cfd sulle piattaforme del circuito di CMC Markets è aumentato del 44% rispetto al mese precedente. Il sottostante più scambiato dai trader italiani si conferma il cambio EuroDollaro, seguito dall'indice FtseMib Italian40 e dal Dax.

«Le tensioni generate in Medioriente e in Nordafrica - prosegue Cirulli - hanno poi determinato l'inizio di un movimento di avversione al rischio di cui sta tuttora beneficiando, tra le valute, il Franco svizzero e tra le materie prime, Oro e Argento, mentre le attese per un rialzo dei tassi di interesse stanno attualmente privilegiando lo Yen e la Sterlina».

I Cfd sono uno strumento che permette al privato di operare su qualsiasi asset class in quanto sono contratti che replicano i prezzi dell'attività finanziaria sottostante e che vengono utilizzati anche dai gestori e da investitori istituzionali . L'assenza dei costi di bollo, le commissioni minime e la liquidità della controparte assicurata , oltre alla possibilità di fare trading sia in un mercato al rialzo che al ribasso, di utilizzare la leva e di essere negoziabili ventiquattrore su ventiquattro li rende prodotti di investimento altamente competitivi.

Sulle prospettive di crescita del mercato Forex in Italia, Cirulli si mostra ottimista: «In un contesto altamente aperto alla competizione e che esprime un mercato in crescita come quello italiano, dove apparentemente si ha una gara al ribasso tra gli operatori intenti ad offrire le condizioni di accesso più economiche, la scelta del broker è fondamentale e l'investitore privato deve prestare una grandissima attenzione al momento di aprire un conto e ricordarsi che l'autorizzazione a operare in Italia da parte della Consob è sicuramente un requisito di affidabilità indispensabile».

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