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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2011 alle ore 07:56.

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Più semplicità nell'informazione ai risparmiatori, regole comuni sulla comunicazione obbligatoria dei prodotti di investimento, maggiore trasparenza nella pubblicità dei fondi comuni di investimento aperti collegati ad analoghi strumenti "recipienti". Alla luce della relazione annuale della Consob, ecco cosa sta per cambiare per i risparmiatori.
I fondi comuni e il Kiid

Da luglio entrerà in vigore il cosiddetto Kiid, (Key Investor Information Document), una sorta di "guida" super-concentrata dei fondi comuni d'investimento, cioé un documento di sintesi con tutte le informazioni necessarie a comprendere struttura rendimenti e rischi del prodotto. La novità dovrà scattare anche in Italia con il recepimento della direttiva Ucits IV sugli investimenti collettivi in titoli mobiliari (è la 2009/65 adottata il 13 luglio 2009). Il 7 aprile il ministero dell'Economia ha varato la consultazione sulla bozza di decreto legislativo di attuazione della direttiva, mentre il 6 maggio la Consob ha avviato la consultazione tra gli operatori, destinata a chiudersi il 6 giugno, sulle disposizioni attuative.

Prospetti e trasparenza
Sebbene abbia molti mesi utili di fronte a sé (gli Stati membri hanno tempo fino al primo luglio 2012 per adeguare la normativa nazionale alle nuove disposizioni comunitarie), la Consob si sta portando velocemente avanti e il 6 maggio ha avviato la consultazione per recepire la direttiva 2010/73 che modifica le direttive Prospetto (2003/71) e Trasparenza (2004/109). Si tratta di norme per «alleggerire gli oneri informativi» per gli emittenti di prodotti finanziari, dunque per consentire di ridurre (ma non di azzerare) la quantità di informazioni trasmesse ai risparmiatori in alcune situazioni. Nel dettaglio, vengono alzate le soglie di valore totale sotto le quali la pubblicazione dei prospetti informativi può essere esentata per l'emittente, possono essere varate regole di semplificazione dei prospetti e la possibilità di utilizzare il prospetto di base in altri Paesi (cosiddetto "passaporto europeo"). Nei prospetti dovrà essere dato maggior valore informativo alla nota di sintesi, concentrando i contenuti nella cosiddetta "key information". I prospetti non saranno necessari quando il valore nominale dei titoli sarà di almeno 100mila euro (oggi sono 50mila)

Fondi alternativi
La Consob ha lavorato poi alla direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi, cioé di hedge fund, fondi immobiliari, fondi di private equity. La norma prevede l'armonizzazione dei requisiti per i gestori in materia di autorizzazione, organizzazione, regole di condotta e informazione agli investitori e alle autorità di vigilanza, l'istituzione di un "passaporto europeo" per i gestori autorizzati a operare e vendere questi fondi in tutta l'Unione Europea sulla base dell'approvazione rilasciata dal paese d'origine.

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