Impresa & Territori Made InTorino e Milano più vicine per l'Expo: solo mezz'ora di treno grazie a una nuova fermata dell'alta velocità
Torino e Milano più vicine per l'Expo: solo mezz'ora di treno grazie a una nuova fermata dell'alta velocità
di Maria Chiara Voci | 30 marzo 2014
Da Rho Fiera per raggiungere la stazione di Torino Porta Susa, nei giorni dell'Expo Milano 2015, s'impiegheranno appena 33 minuti in treno. Grazie a una fermata sulla linea ad alta velocità, che sarà istituita ad hoc in occasione del grande evento. Forte della vicinanza territoriale, il Piemonte si candida a intercettare flussi di visitatori: con un investimento di 5 milioni, sottoscritto dalle istituzioni locali, e attraverso la costituzione di un'unica cabina di regia.
L'iniziativa prende il nome di "Piemonte Expo 2015" ed è stata presentata questa mattina, 31 marzo, insieme alla firma dell'accordo di programma, che sancisce l'alleanza fra la Regione Piemonte, il Comune e la Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte. «In questi anni – spiega Roberto Cota, presidente della Giunta regionale – ciascuno di noi ha lavorato in vista dell'appuntamento con il 2015. Ora si tratta di fare tesoro dei risultati raggiunti e unire le forze con un accordo snello, che non crei inutili carrozzoni, ma getti le basi per una vera sinergia».
In particolare, la cabina di regia costituita questa mattina e coordinata dalla Regione, lavorerà per generare opportunità su diversi asset strategici e «per intercettare - spiega l'assessore regionale al Turismo, Alberto Cirio -, con pacchetti e offerte mirate, anche solo una parte di quei 20 milioni di visitatori che sono attesi nel capoluogo meneghino». Solo a titolo di esempio, si sta lavorando per portare sotto la Mole l'arrivo del giro d'Italia di ciclismo, tradizionalmente previsto sotto il duomo di Milano. Oppure per coordinare gli eventi di Expo con quelli per il bicentenario di Don Bosco e l'estensione della Sindone.
L'impegno economico della Regione è di 3 milioni, già stanziati sul triennio 2013-2015: un altro milione cadauno saranno coperti dalla Città e dal sistema camerale. Queste risorse si aggiungeranno a quelle che saranno impiegate da ciascun ente per sostenere le diverse iniziative culturali. «Su questo fronte – spiega Piero Fassino, sindaco di Torino – la Città sta investendo oltre 10 milioni e mercoledì sveleremo l'ampio programma che, dall'autunno, farà parte di un calendario denominato ExTo».
A dare man forte anche il sistema camerale. «Il nostro principale impegno nei prossimi mesi - ha dichiarato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - sarà portare dal Lago Maggiore fino all'ultima periferia del sud della regione i tanti visitatori che in occasione dell'Expo andranno a ricercare l'eccellenza del cibo». Rivolta a creare occasioni di lavoro, infine, l'attività della Camera di Commercio di Torino: «Per aprire nuove opportunità alle imprese locali - spiega il segretario generale, Guido Bolatto - abbiamo realizzato e stiamo promuovendo anche nelle missioni estere uno speciale catalogo, suddiviso per settori, di aziende che sono potenziali fornitori per chi sta realizzando padiglioni all'Expo». Lo strumento è scaricabile dal sito del Centro estero per l'Internazionalizzazione, nell'home page in lingua inglese.