Impresa & Territori Made InTorino prepara per Expo 2015 un programma da dieci milioni di euro
Torino prepara per Expo 2015 un programma da dieci milioni di euro
di Maria Chiara Voci | 2 aprile 2014
Torino, porta d'ingresso per i visitatori che – in arrivo dalla Francia e da tutto l'Ovest Europa – verranno a visitare l'Expo 2015. Territorio non solo di passaggio: perché il capoluogo piemontese, per un periodo che sarà ben più lungo dei sei mesi dell'Esposizione Universale (1° maggio-31 ottobre 2015), cercherà di trattenere e intrattenere i turisti, con un ricchissimo calendario di eventi, che vanno dal Salone del Gusto e Terra Madre al III Forum mondiale per lo sviluppo economico, promosso dall'United Nations Development Programme e alla giornata mondiale delle Città del Bio. Dalle celebrazioni per l'estensione della Sindone e il bicentenario di Don Bosco agli appuntamenti di Torino capitale europea dello Sport. Dai concerti alle grandi mostre d'arte su Monet, Kandinsky, la pittura francese e l'avanguardia russa. Un programma a 360°, sostenuto dalla Città con uno stanziamento di oltre 10 milioni.
A suggellare l'alleanza Mi-To anche per l'Expo sono stati, questa mattina, il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina e il commissario unico delegato del Governo per l'Esposizione, Giuseppe Sala. Entrambi erano presenti alla cerimonia, organizzata al Teatro Regio dalla Città, per presentare l'ampio programma di iniziative che saranno promosse a Torino a partire dall'autunno sotto il logo di Expo-To 2015, coordinato a quello della manifestazione principale.
«Expo funzionerà se sarà vissuta come un'esperienza non solo milanese, ma globale – ha spiegato Sala -. Non basta, infatti, convincere 20 milioni di visitatori a venire in Italia per vedere i padiglioni della fiera, ma sarà necessario offrire a queste persone un'adeguata accoglienza sul territorio. Torino e Venezia, oggi, sono le due città che meglio hanno colto questo spirito e che per prime si stanno muovendo per creare sinergie. Così come è già accaduto ad ottobre quando l'Ipm, il meeting internazionale dei partecipanti all'esposizione, ha trovato casa a Lingotto, nel capoluogo piemontese». Durante i sei mesi dell'esposizione una fermata dell'alta velocità collegherà in 33 minuti l'area di Rho Fiera con la stazione di Torino Porta Susa: non è dunque un caso che l'amministrazione Fassino punti sull'anno prossimo per riportare sotto la Mole l'attenzione ottenuta nel 2006, con i Giochi olimpici della neve.
«Torino ha dimostrato oggi di aver preparato uno dei principali programmi in Italia pensati verso l'Expo 2015 – ha chiosato il ministro Martina -. Il Piemonte, del resto, è una delle terre d'eccellenza dell'agroalimentare, tema che sarà al centro della manifestazione. Con l'esposizione universale è l'intero Paese che è chiamato a dimostrare all'Europa e al mondo le proprie potenzialità».
Expo-To 2015, che raggruppa eventi già da tempo ospitati nella capitale sabauda con nuove occasioni create ad hoc, è oggi e comunque ancora un palinsesto in itinere, in parte da costruire. «L'appello – ha spiegato il sindaco Piero Fassino – è ai privati e alle aziende del territorio, perché si muovano per arricchire il programma di azioni e appuntamenti. Che accompagneranno la nostra presenza costante a Rho, all'interno del padiglione Italia o in altri padiglioni tematici».