Impresa & Territori IndustriaElectrolux, dai lavoratori via libera all'accordo con il referendum
Electrolux, dai lavoratori via libera all'accordo con il referendum
di Barbara Ganz | 22 maggio 2014
I lavoratori dell'Electrolux danno il via libera all'accordo siglato a palazzo Chigi il 15 maggio scorso tra governo, azienda, sindacati ed enti locali sul piano industriale pr i prossimi tre anni.
Con oltre l'80% di sì i lavoratori di Electrolux in Italia hanno approvato l'accordo siglato a palazzo Chigi il 15 maggio scorso tra governo, azienda, sindacati ed enti locali. I dipendenti interessati erano circa 4.700 (altri, come quelli della cosiddetta divisione professional, non partecipavano). In attesa dei verbali ufficiali del voto fra i presenti in fabbrica, operai e impiegati aventi diritto a votare, il parere favorevole arriva all' 83,3 % (80,3% secondo un altro calcolo). In particolare i lavoratori che si sono espressi per il sì a Forlì sono stati il 74%, a Solaro l'84%, a Susegana l' 81% a Porcia l'79%.
Per la segretaria nazionale della Fim Cisl Anna Trovò «questo risultato è stato possibile grazie alla mobilitazione messa in campo dai lavoratori di tutti i siti italiani del Gruppo e alla volontà e capacità di trovare risposte condivise ai problemi di competitività posti da Electrolux attraverso lo strumento della contrattazione. La responsabilità dimostrata da ognuna delle parti coinvolte e la forte attenzione delle Istituzioni hanno consentito il raggiungimento di un risultato apprezzato ed importante con l'accordo. L'esito del voto dei lavoratori conferma la condivisione e l'apprezzamento per il lavoro fatto superando positivamente i momenti di tensione e conflitto. Ora applicare l'accordo dare subito seguito agli investimenti e qualificare impianti prodotti e lavoro».
L'intesa salva salari e posti di lavoro, aumentando la produttività e tagliando pause e permessi sindacali. Per il triennio l'azienda prevede investimenti sui quattro siti italiani per 150 milioni.
Grazie all'accordo Electrolux prevede per tre fabbriche (Solaro, Susegana e Forlì) volumi in crescita. Per il sito di Porcia viene assicurata la continuità delle produzioni di lavabiancheria attraverso una rifocalizzazione della missione sui segmenti più alti e a maggior valore aggiunto.
«Un accordo di fondamentale importanza per la continuità produttiva, la competitività e la protezione dei posti di lavoro nelle nostre fabbriche», aveva detto Ernesto Ferrario, amministratore delegato di Electrolux Italia, il giorno dell'accordo. E ha aggiunto: «I lavoratori di Porcia, Susegana, Forlì e Solaro hanno con estrema chiarezza mostrato la loro approvazione per l'accordo raggiunto. Sono convinto che sia un segno importante di fiducia nell'impegno di un'azienda che investe importanti risorse nelle sue fabbriche in Italia in un momento così difficile di mercato, dando respiro e continuità a tutte le produzioni italiane.Ora il nostro dovere è passare dalla carta ai fatti, dando seguito ai piani industriali di fabbrica e concentrandoci su come meglio servire il mercato, i nostri clienti e i consumatori. Sono convinto che questo sia il miglior modo di ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questi mesi di difficile confronto, i lavoratori e i loro rappresentanti, e le istituzioni regionali e nazionali che ci hanno supportato in questi giorni difficili con azioni e interventi concreti che ci hanno molto aiutato. Abbiamo davanti a noi anni di lavoro, dobbiamo essere uniti e determinati nell'utilizzarli al meglio».
Per Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore degli elettrodomestici, «l'esito positivo della vertenza Electrolux rappresenta una notizia positiva per l'intero mondo del lavoro, per il carattere sistemico e simbolico che ha assunto sin dall'inizio: preservando sia l'occupazione sia il salario, i dipendenti hanno dimostrato che, nonostante la crisi, i lavoratori italiani sono ancora pronti a battersi e che, quando opinione pubblica ed Istituzioni ci sono vicine, è possibile vincere».