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Dossier Il polo di Rovereto attrae la meccatronica globale

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    Dossier | N. 18 articoliAuto aziendali e mobilità business: ecco tutte le nuove tendenze e le dinamiche del mercato

    Il polo di Rovereto attrae la meccatronica globale

    L’accordo è stato firmato pochi giorni fa: Nplus - piccola-media impresa innovativa con un giro d’affari previsto di 2 milioni realizzato in gran parte nell’ambito dell’illuminazione Led e dell’automazione industriale - insedierà a Rovereto, dentro Polo Meccatronica, tutte le attività di ricerca e sviluppo, progettazione, prototipazione e produzione, investendo 300 mila euro e occupando 10 lavoratori.

    Nplus - che fa parte del gruppo Aermec, colosso del condizionamento di proprietà della famiglia Riello con quartier generale a Verona, 8 stabilimenti e 1.600 dipendenti - avrà a disposizione circa 850 metri quadrati di spazi nell’incubatore “Industry 4.0” di Trentino Sviluppo. Nella nuova sede saranno installati macchinari per la produzione, assemblaggio e collaudo di materiale elettronico, attività che consentiranno di entrare a pieno titolo nella filiera di subfornitura delle aziende meccatroniche presenti sul territorio. A Rovereto verrà anche costruita una parte rilevante della componentistica elettronica montata a bordo dei sistemi di condizionamento di Aermec.

    A maggio 2016 era stata la volta del centro ricerche del gruppo americano Watts Water Technologies, 26 aziende e 19 poli produttivi nel mondo, 2.600 dipendenti, 405 milioni di fatturato con più di 6mila prodotti a catalogo. Tramite la società Watts Industries Italia, già presente con un proprio stabilimento produttivo a Spini di Gardolo (Trento), il Gruppo ha scelto di concentrare a Rovereto le attività di ricerca e sviluppo per lo studio di prodotti innovativi nel campo degli impianti termosanitari. Si parte con cinque ricercatori, provenienti anche da altre sedi mondiali. La scommessa è quella di applicare i concetti di “Industria 4.0” e “Internet delle cose” ad un settore, quello della termoidraulica, tradizionalmente piuttosto statico.

    Spiega Fabrizio Fedrizzi, amministratore delegato di Watts Industies Italia: «Anche nel nostro comparto, meno vocato all’innovazione, ci muoveremo sempre di più in ambito meccatronico, con la nostra meccanica e la nostra fluidodinamica sempre più connesse ad aspetti legati all’internet delle cose, all’elettronica e alla sensoristica». Basti pensare alle molte applicazioni in campo domotico, con sensori applicati al sistema idraulico di casa nostra che possono ottimizzare i consumi, inviare degli alert in caso di guasti o malfunzionamenti, ma anche rendere più sofisticato e integrabile con altri sistemi il flusso dell’acqua dentro abitazioni, realtà ricettive o produttive.

    Quella del Polo meccatronica è una lunga storia di trasformazione. Le foto in bianco e nero restituiscono il ricordo del cotonificio Pirelli, fondato nel 1925. Nel 1983 qui apre uno dei primi Bic (Business Innovation Centre) d’Italia e d’Europa, dal 2013 una nuova svolta. Una trasformazione storica, quella che ha trasformato quest’area - in diretto collegamento con la città di Rovereto - nel Polo Meccatronica, uno dei principali hub italian dedicati alla disciplina punto di incontro fra meccanica, elettronica e informatica. In Italia, primo Paese al mondo per numero di prodotti della meccanica e meccatronica, il comparto esprime il 15% del fatturato manifatturiero.

    Un spazio di 100mila metri quadrati a disposizione di imprese e centri di ricerca pubblici e privati: è la scommessa sulla quale la Provincia autonoma di Trento sta investendo oltre 80 milioni, di cui 20 per il nuovo edificio produttivo, inaugurato nel dicembre 2013, 24 milioni per i laboratori, anello di congiunzione tra imprese e formazione, i cui lavori di realizzazione verranno appaltati a gennaio 2016, e circa 36,5 milioni destinati - a partire dal 2018 - alla costruzione dei due nuovi edifici del polo scolastico, un istituto tecnico tecnologico ed un centro di formazione professionale.

    Qui si incontrano tre anime: c’è l’impresa, la ricerca, e la formazione, una a fianco all’altra, con gli studenti che si incrociano quotidianamente con il lavoro che li aspetta.

    In Trentino operano nella filiera meccanica-meccatronica circa 800 aziende con 9.700 addetti; un cluster dove spicca la presenza di aziende dell’automotive, nel comparto dei sistemi intelligenti e robotica, sensoristica e automazione industriale. Il Polo è uno spazio comune dove produrre, ricercare, sperimentare prodotti e processi innovativi e più efficienti. Oltre 17mila metri quadrati sono gli spazi produttivi modulari, altri 35mila metri quadrati a disposizione di nuovi insediamenti, due scuole professionali e tecniche, un corso di laurea, un acceleratore industriale, centri di ricerca pubblici e privati: così Rovereto è diventato uno dei pochi esempi in Italia di polo industriale dove imprenditori, lavoratori, ricercatori e studenti possono crescere condividendo un “habitat” ideale.

    «Il Trentino – sottolinea Alessandro Olivi, vicepresidente della Provincia autonoma e assessore allo Sviluppo economico - si pone come un ecosistema dove la politica ha una sua progettualità, la pubblica amministrazione si dimostra efficiente e vicina a chi produce ed investe, e dove stanno pagando i massicci investimenti fatti in questi anni nella conoscenza come fattore di competitività». Un’altra delle specializzazioni di questa provincia - le costruzioni ecosostenibili - si ritrova nell’edificio produttivo del Polo Meccatronica, organizzato su tre piani di cui uno in legno. Inaugurato il 12 dicembre 2013 è stato realizzato in appena 389 giorni, con un costo di poco superiore ai 20 milioni.

    Il completamento del masterplan segue tappe rigorose: entro il 2017 Polo Meccatronica rafforzerà la propria componente di innovazione e ricerca grazie a dei laboratori di prototipazione meccatronica unici nel panorama italiano, dotati di macchinari e attrezzature di valore superiore ai 4 milioni. Occuperanno una superficie complessiva di circa 6mila metri quadrati: 1.000 metri quadrati saranno riservati alla “Facility” per la prototipazione rapida e la stampa tridimensionale, anche con l’utilizzo di leghe metalliche sinterizzate, tecnica che sta rivoluzionando l’approccio industriale. Altri 5mila metri quadrati saranno a disposizione di singole aziende che si potranno insediare per periodi più o meno lunghi, così da sfruttare i servizi offerti e sviluppare nuovi progetti di ricerca industriale. I lavori di costruzione inizieranno con la messa a bando dell’opera a gennaio 2016 e si completeranno a fine 2017, ma parte delle attività saranno disponibili già a fine 2016.

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