Economia

Nasce a Trento l’algoritmo detective che smaschera i falsi sul web

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Nasce a Trento l’algoritmo detective che smaschera i falsi sul web

Sequestro di merce contraffatta venduta tramite i social network. (Fotogramma)
Sequestro di merce contraffatta venduta tramite i social network. (Fotogramma)

L’algoritmo detective che mappa, incrocia e analizza i flussi di dati per intercettare i siti legali e quelli che vendono prodotti falsi, è un’eccellenza del Made in Italy ed entra a far parte degli strumenti a disposizione di Europol nella lotta alla contraffazione. A presentare l’accordo, a Milano, nel corso del forum di Indicam (l’associazione di Centromarca per la lotta alla contaffazione) sono stati Giorgio Sincovich, seconded National expert dell’Europol e Fiamma Terenghi, senior researcher di eCrime.

È stata Europol a chiamare eCrime, il gruppo di ricerca della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento con cui ha sottoscritto l’intesa nella sede dell’Ufficio europeo di polizia a L’Aja, nel quadro del lancio di Intellectual Property Crime coordinated Coalition (detto anche IPC3) , la nuova iniziativa congiunta di Europol e dello European Union Intellectual Property Office (Euipo).

Obiettivo delle 2 istituzioni europee, cooperare, in termini di strategie, per contrastare il fenomeno. Mentre eCrime fornirà quel sostegno tecnico e operativo derivante dal successo del primo progetto, quel Fakecare, che ha consentito lo sviluppo, appunto, di un algoritmo in grado di mappare e riconoscere i siti che vendono farmaci illegali da quelli che rispettano la legge.

«Con questo accordo – ha detto Terenghi – si crea un canale tra eCrime ed Europol per realizzazione iniziative congiunte: dalla fornitura di competenze, all’analisi e scambio di dati e trend, alla cooperazione reciproca su progetti di protezione della proprietà intellettuale e si consolida un rapporto di collaborazione nato a seguito dell’interesse di Europol verso “Fakecare”, progetto europeo coordinato da noi, che ha sviluppato conoscenza e strumenti innovativi per la prevenzione e il contrasto del commercio di farmaci falsificati online».

Un progetto che va oltre il perimetro dei farmaci illegali per un contrasto complessivo alla pirateria sia online che offline.
Secondo gli ultimi dati Ocse, ha sottolineato il presidente di Indicam, Mario Peserico (che ha denunciato una scarsa sensibilità della politica, nazionale ed europea, verso questi temi) «i prodotti falsi ed illeciti scambiati sono pari a 500 miliardi di dollari l’anno, ben il 2,5% del totale delle merci. Ma è drammatico constatare come in Europa tale percentuale raddoppi, arrivando al 5 per cento, per un valore di 85 miliardi di euro».

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