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Ilva, Jindal non molla la presa

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Ilva, Jindal non molla la presa

Una «potenziale opportunità» per crescere al di fuori del mercato interno. Jindal south west (Jsw) non molla la presa su Ilva, anche se il chairman del gruppo indiano, Sajjan Jindal, precisa che l’approccio al dossier italiano è ancora in una fase di studio. L’accordo con Acciaitalia (la newco partecipata da Arvedi, DelFin e Cdp, che ha presentato un’offerta per rilevare gli asset di Taranto), alla quale è stata inviata una manifestazione di interesse, sembra ancora lontano da una definizione.

Jindal ha precisato le sue intenzioni a margine dell’assemblea annuale di Wordlsteel (l’associazione che raggruppa i principali produttori siderurgici del mondo), a Dubai. Secondo quanto riferisce Platts, Sajjan Jindal ha confermato che Jsw sta concretamente valutando possibilità di crescita. «Primariamente siamo concentrati sull’India, questa è la nostra vision» ha detto il chairman del gruppo indiano.

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Jsw crede che l’India resti un mercato interessante, con una crescita del 4-5% all’anno, trainata dal comparto automotive, che ha mostrato una crescita del 10-15% all’anno. Detto questo, però, «continuiamo a tenere aperte alcune opzioni - ha aggiunto Sajjan Jindal -, e continuiamo a guardare a nuove opportunità». Jindal ha detto che «da questo punto di vista, Ilva è una potenziale opportunità. Di conseguenza, la stiamo studiando», affrettandosi però a precisare che il gruppo «sta guardando a varie opportunità e a seconda di come si manifesteranno, staremo a vedere.

I tecnici di Jindal hanno visitato nelle scorse settimane gli impianti dell’Ilva, in tre diverse missioni. La prima visita, alla quale ha partecipato anche il leader del gruppo, ha riguardato gli stabilimenti di Genova e di Novi Ligure. Successivamente una squadra di undici persone ha ispezionato con accuratezza il sito di Taranto, acciaieria e altoforni compresi. La valutazione degli impianti e della gestione, secondo quanto riferiscono alcuni testimoni, è stata eccellente. La task force indiana è stata, infine, avvistata a Milano, dove i dirigenti di Jindal avrebbero approfondite alcuni aspetti legati alla parte commerciale e agli acquisti.

Jsw, come detto, ha avviato da qualche settimana un tavolo di confronto con di Acciaitalia, finalizzato a favorire l’ingresso indiano nel capitale della newco: nel corso della trattativa si è registrata anche una visita in India degli stessi vertici della società italiana. L’obiettivo è rafforzare il più possibile le competenze siderurgiche della cordata, creando un «nocciolo duro» di produttori che controlli almeno tra il 50 e il 60 per cento della compagine, che oggi vede nell’azionariato un ruolo predominante per Cassa depositi e prestiti (44,5%, con un ruolo di anchor investor in chiave di valorizzazione del settore e a tutela dell’indotto), seguita da DelFin (33,3%) e da Arvedi (22,2%).

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