
Infrastrutture per crescere e cambiare rotta. L’appello al Governo del presidente dell’Associazione industriale bresciana, Marco Bonometti, è stato indirizzato chiaro e netto, ieri nello stabilimento Beretta a Gardone Valtrompia (Brescia), di fronte agli associati riuniti in assemblea. Le eccellenze manifatturiere del territorio bresciano, ha detto Bonometti rivolgendosi al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, presente in sala, vanno sostenute, e finora il Governo ha fatto qualcosa, ma non abbastanza: «il cambiamento non c’è stato - ha detto -, il vento della ripresa non soffia ancora».
Un orizzonte, quello della crescita, verso il quale è rivolto da tempo lo sguardo del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. «È evidente che la grande sfida del paese è la crescita - ha detto ieri-, elemento determinante che vogliamo realizzare». Boccia ha citato un recente accordo con la Confindustria tedesca, firmato a Bolzano, che «mette al centro la questione industriale. È corretto partire dalle criticità - ha aggiunto -, ma va riconosciuto che questa legge di bilancio è un tassello importante, un intervento organico di politica economica».
Produzione nell'industria manifatturiera: variazioni congiunturali e tendenziali (Fonte: Centro Studi AIB. Dati non destagionalizzati)
Nel percorso verso lo sviluppo, Brescia non può non non partire dalle infrastrutture, una questione che dimostra, secondo Boccia, la necessità di «passare dagli interessi delle imprese alle esigenze delle imprese». I dati sulla dotazione infrastrutturale nazionale relegano Brescia al 41esimo posto per rete stradale, al 64esimo per le ferrovie, al 49esimo per aeroporti. Bonometti ieri ha indicato i nodi nevralgici del territorio bresciano: Il futuro, secondo gli industriali, passa da autostrada della Valtrompia, aeroporto di Montichiari, alta velocità.
«Da tre generazioni - ha detto Bonometti - chiediamo senza risultato che anche la Valtrompia sia collegata con Brescia e la A4». In Valtrompia sono concentrati alcuni dei principali distretti della provincia, attivi nella meccanica e nella lavorazione dei metalli. Molte aziende hanno scelto di traslocare a valle in questi anni, stanche delle difficoltà logistiche: tra il 2001 e il 2013 le unità locali sono diminuite del 21,3 per cento. Secondo i calcoli dell’Aib, considerando le ore evitate all’anno nel traffico passeggeri e di merci, nell’arco di 39 anni si genererebbe un valore attuale netto di risparmio tempo di 1,5 miliardi. Altra infrastruttura cui gli industriali bresciani guardano con grandi aspettative è l’aeroporto di Montichiari.
Dopo anni di discussioni Aib e Camera di Commercio hanno raggiunto un accordo con Catullo di Verona e Save (controllano lo scalo di Montichiari) per la costituzione di una newco chiamata alla gestione. «Noi ci crediamo - ha ribadito Bonometti - abbiamo deciso di investire nostre risorse». Ottimista Enrico Marchi, che di Save è presidente. «È una start up - ha detto ieri -, stiamo lavorando ai fondamentali per creare competitività: magazzini, possibile estensione della pista, accessibilità per lo smistamento delle merci e per i rifornimenti. È una bella sfida, non solo sulle merci, ma anche per i passeggeri».
Infine la Tav. Aib, contrariamente a quanto deciso da Ferrovie dello Stato, chiedeva una deviazione su Montichiari della tratta ad alta velocità. «Fate la stazione dove volete - ha tagliato corto ieri Bonometti -, ma l’importante è creare il collegamento con l’aeroporto. Altrimenti rischiate ancora una volta la cattedrale nel deserto, o quasi». Ieri l’ad di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, ha rassicurato gli industriali: «passiamo da Brescia - ha detto - perchè è l’unico modo per dare un senso commerciale a un investimento del genere. Stiamo però lavorando anche a un collegamento su Montichiari, una sorta di linea suburbana che coinvolga anche altri centri abitati della zona». Rassicurazioni sugli investimenti in infrastrutture digitali, infine, sono state fornite ieri da Raffaele Tiscar, vicesegretario generale della presidenza del consiglio dei ministri.
Il ministro Delrio ha a sua volta rassicurato la platea sulla capacità di “execution” del Governo: «dobbiamo dare certezza nella realizzazione degli investimenti - ha detto - dobbiamo velocizzare l’azione, per evitare la perdita di fiducia. Ci siamo sulla tav e sul piano di sviluppo degli aeroporti. La priorità è la logistica, collegare gli hub dell’eccellenza italiani», ha aggiunto Delrio, sottolineando che «una grande area industriale come la Valtrompia non può vivere senza connessioni efficaci. Siamo pronti a partire: mancano le ultime firme, a giugno si farà realisticamente la consegna lavori.
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