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Ritorna la deflazione: -0,1% a ottobre. In picchiata i…

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Ritorna la deflazione: -0,1% a ottobre. In picchiata i prezzi dei prodotti di largo consumo

(Olycom)
(Olycom)

A ottobre ritorna la deflazione. Una doccia scozzese per chi aveva pronosticato un’inflazione all’1% per fine anno. E anche tanti dubbi per gli operatori che, con una domanda di beni di consumo così debole nonostante i prezzi in picchiata, a Natale si giocano una fetta significativa del conto economico. A ottobre, secondo le stime preliminari di Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato una variazione nulla su base mensile e, a sorpresa, una diminuzione dello 0,1% rispetto a ottobre 2015 (era +0,1% a settembre).

È l’ottavo dato tendenziale negativo degli ultimi nove mesi, ma la risalita dal picco negativo di -0,5% di aprile, e dopo il +0,1% di settembre, si sperava in un dato migliore.

INDICE GENERALE NIC
Ottobre 2015 - Ottobre 2016, variazioni percentuali tendenziali (Fonte: Istat)

A pesare sul dato annuale è l’energia, il cui calo si è accentuato lievemente (-3,6% da -3,4% di settembre). Ulteriori contributi deflazionistici derivano dagli andamenti di altre tipologie di prodotto, tra le quali spiccano gli alimentari non lavorati (-0,4%,dal +0,4% di settembre) e i servizi ricreativi e culturali (azzeramento della crescita, da +0,6% di settembre).

Pertanto, al netto dei beni energetici l’inflazione rallenta, attestandosi a +0,2% (era +0,5% il mese precedente). Analogamente al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’inflazione di fondo scende a +0,2% (da +0,5% di settembre).

Significativa l’inflazione nel carrello: i prezzi dei beni alimentari, quelli per la cura della casa e della persona registrano una diminuzione dello 0,3% su base annua (la variazione era nulla a settembre).

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Ottobre 2015 - Ottobre 2016, variazioni percentuali congiunturali (Fonte: Istat)

L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,1% (lo stesso valore registrato a settembre).

Pronta la reazione del Codacons: «Peggio di qualsiasi previsione i dati Istat sull’inflazione - rileva il presidente dell’associazione Carlo Rienzi - . L’Italia non riesce a uscire alla morsa della deflazione e sprofonda in uno stato comatoso, dove i listini al dettaglio diminuiscono e le vendite continuano a rallentare.Addirittura il carrello della spesa, ossia il paniere di beni a più alta frequenza di acquisto scende in picchiata al -0,3% rispetto allo scorso anno. Tutto ciò, associato alla fiducia dei consumatori ai minimi da diversi mesi, avrà effetti devastanti nelle prossime settimane per il commercio e per l’economia in generale».

Secondo il Codacons gli indicatori economici «vanno tutti nella stessa direzione negativa e, purtroppo, ci costringono a preannunciare un Natale gelido sul fronte dei consumi, con tagli alla spesa da parte delle famiglie e acquisti rimandati a tempi migliori».

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