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Italia terza nel mondo per l’export di mobili

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Italia terza nel mondo per l’export di mobili

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Il mercato mondiale del mobile rallenta la sua crescita nel 2016 - rispetto ai risultati molto positivi l’anno scorso - ma continua comunque a espandersi, con un +2,4% dei consumi globali di arredo (in miliardi di dollari correnti) e una crescita quasi doppia in termini reali. Un’ulteriore frenata si attende nel 2017 – come riporta il World Furniture Outlook 2017 elaborato dal Centro studi industria leggera (Csil) e presentato a Milano insieme con il Rapporto di previsione sul settore del mobile in Italia – con un incremento contenuto al 3%, che rappresenta comunque un buon potenziale di sviluppo per le aziende italiane dell’arredamento.

Il design made in Italy guadagna infatti quote del commercio mondiale di arredamento e si conferma al terzo posto con l’8% circa del mercato (che vale oggi complessivamente 395 miliardi di dollari), sempre testa a testa con la Germania e davanti alla Polonia. La Cina, che resta saldamente in prima posizione con il 36% delle quote, ha visto nell’ultimo anno una contrazione del 6% dell’export di arredo, mentre contestualmente le esportazioni italiane aumentavano del 2% in termini reali.

LA PRODUZIONE DEL MOBILE IN ITALIA
Dati in milioni di euro. Consumo= produzione -export + import; è espresso a prezzi alla produzione ed esclude il mark up della distribuzione. (Fonte: Csl - Rapporto di previsione sul settore del mobile in Italia e World forniture Outlook 2017)

Le imprese italiane possono inoltre contare su un rafforzamento della ripresa sul mercato italiano avviata nel 2015, stimata per quest’anno da Csil all’1,3% (sempre in termini reali). Unito al traino – sebbene ridimensionato - dei mercati esteri, questo rafforzamento dovrebbe portare la produzione del settore nel 2016 a una crescita dell’1,5%.

Gli analisti di Csil prevedono dunque un quadro ancora positivo per l’industria del mobile: «Le stime delineano un rallentamento della crescita dei mercati internazionali – spiega Sara Colautti, direttore Industry e Country Studies di Csil – ma lo scenario all’orizzonte resta comunque favorevole. Con qualche incertezza che si protrarrà anche nel 2017, ma con previsioni di ulteriore crescita nel biennio 2018-2019».

A conferma, Colautti cita i dati relativi ai macchinari per la lavorazione del legno, le cui vendite sono una importante cartina di tornasole anche per la produzione dei manufatti: secondo Acimall il comparto (cresciuto del 9% nel 2014 e di un ulteriore 12% nel 2015) dovrebbe subire una significativa accelerazione quest’anno, con ordinativi in crescita di oltre il 20% nei primi tre trimestri dell’anno.

QUOTE DELLE ESPORTAZIONI ITALIANE DI MOBILI
Commercio mondiale di mobili in %, 2007-2018. (Fonte: Csil - Rapporto di previsione sul settore del mobile in Italia e World forniture Outlook 2017)

Un po’ di preoccupazione per le esportazioni, tuttavia, c’è: gli effetti del deprezzamento dell’euro sul dollaro potrebbero aver esaurito la loro spinta e i mercati internazionali vivono incertezze non da poco, dalla Brexit alle conseguenze delle elezioni Usa, con la messa in discussione dei trattati sul commercio internazionale. Incognite che, unite al rallentamento della crescita sui mercati emergenti, nel 2017 limiterebbero l’aumento delle esportazioni di arredo made in Italy all’1,8%. Non a caso, mentre i consumi globali di mobili salivano del 2,4% quest’anno, il commercio aumentava appena dello 0,4%: «Abbiamo perso una parte degli scambi internazionali», fa notare Colautti. I grandi mercati (Cina e Usa), hanno continuato comunque a crescere sopra il 3% e l’Europa, sebbene a macchia di leopardo, sta dando segnali di risveglio: un dato particolarmente importante per l’Italia, visto che il Vecchio continente assorbe ancora più del 50% delle esportazioni delle nostre imprese di arredo.

Per superare nuovamente la soglia del 2%, aggiunge Colautti, occorre aspettare il 2019, nel quadro di un biennio 2018-2019 che - secondo gli scenari macroeconomici delineati da Prometeia e dal Fondo Monetario Internazionale – dovrebbe vedere un rafforzamento della ripresa. Le esportazioni italiane di arredo dovrebbero quindi crescere in media del 2,5% tra il 2017 e il 2019. Uno scenario analogo si presenta sul mercato interno, con un 2017 di incertezza che non dovrebbe pregiudicare la crescita per quanto riguarda le vendite di mobili, ma potrebbe limitarla sotto l’1%. E un biennio successivo che dovrebbe tornare a una crescita del mercato, in media, dell’1,3%.

IL MERCATO MONDIALE DEL MOBILE
Tassi di crescita in termini reali in % nel 2017. (Fonte: Csil - Rapporto di previsione sul settore del mobile in Italia e World forniture Outlook 2017)

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