Economia

Gioia Tauro: prove di rilancio con le auto Fca destinate ai mercati esteri

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logistica

Gioia Tauro: prove di rilancio con le auto Fca destinate ai mercati esteri

Gioia Tauro si prepara a diventare il porto di riferimento per le spedizioni delle auto del gruppo Fca (Fiat Chrysler Automobiles) sui mercati internazionali. Un treno lungo 550 metri, partito da Melfi, è arrivato ieri alla stazione di San Ferdinando carico di auto: Fiat Punto, 500X e Jeep Renegade sono sul piazzale del porto in attesa di essere trasportate con camion bisarche verso il Sud Italia, su nave quelle che raggiungeranno il Nord Africa. Della logistica si sta occupando Grimaldi che controlla l'intero flusso, dalla fabbrica al mercato finale.

Il grande ritorno del trasporto su ferro a Gioia Tauro
Il fatto è eccezionale: segna il ritorno del trasporto merci su ferro a Gioia Tauro, dopo una lunga assenza. Rappresenta, dunque, un primo passo verso l’effettivo rilancio del porto. Anzi, è proprio uno dei cardini della diversificazione funzionale su cui punta lo scalo calabrese per garantire sviluppo. Non solo, rafforza il porto nei collegamenti internazionali, configurandolo come hub automobilistico centrale per l’area del Mediterraneo.

Lo sviluppo: a breve da due a sei treni a settimana

In programma 2 treni a settimana che diventeranno 3 entro maggio e 6 nel breve periodo. «Gioia Tauro deve mantenere il suo ruolo leader nel transhipment e deve sviluppare la diversificazione competendo con i porti del Northern Range nel ruolo di porta terrestre di accesso/egresso delle produzioni e dei consumi italiani ed europei», afferma l’assessore regionale ai Trasporti e al Sistema della logistica Francesco Russo, che ieri era presente all’arrivo dei vagoni nella stazione di San Ferdinando.
Il convoglio carico di auto è risultato più lungo di 100 metri rispetto a quelli che solitamente transitano sulla linea. Anche questo uno sforzo da considerare. Insieme a Russo c’era l’amministratore delegato di Mercitalia Rail Gian Paolo Gotelli, società che dal 1 gennaio 2017 ha ricevuto il ramo Cargo di Trenitalia. Presente una rappresentanza del Corap (consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive) e Francesco De Bonis, ad di Blg, società che gestisce il terminal auto. Proprio nella sede dell’operatore logistico e poi presso l’autorità portuale, si sono svolti due incontri operativi per analizzare problematiche e soluzioni per il nuovo servizio.

Il piano di diversificazione
«Le proposte concrete per la diversificazione di Gioia Tauro messe in campo dalla Regione tracciano una chiara direttrice di sviluppo – spiega con soddisfazione l’assessore Francesco Russo - queste proposte, con i relativi programmi di spesa, sono tutte già definite in modo trasparente nel Piano regionale dei Trasporti, valutato positivamente dalla Commissione Europea nel marzo 2017».

Prospettive e visioni che ancora non hanno effetto però sui lavoratori: i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul) hanno proclamato dieci giorni di sciopero, dal 13 al 24 aprile, per protestare contro la procedura di mobilità finalizzata al licenziamento di 400 portuali avviata dalla Mct, società del gruppo Contship Italia che gestisce il terminal per contenitori. Lo scontro è sui numeri: «Quei 400 esuberi sono stati contestati da tutte le sigle sindacali, in tutte le sedi con una proposta analitica presentata ufficialmente. Rimaniamo turbati dalle incongruenze della richiesta di Mct», dichiarano.

Unitamente chiedono fatti concreti e ragguagli sul nuovo gateway, sul bacino di carenaggio, sulla Zes

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