McDonald’s torna a occuparsi di terremoto nelle Marche e finanzia con 470mila euro un progetto di riqualificazione delle aree sportive e ricreative in due frazioni, Borgo e Faete, di Arquata del Tronto, uno comuni simbolo del sisma distruttivo dell’ottobre dello scorso anno. Il progetto è il risultato dell’iniziativa solidale promossa dalla multinazionale del fast food, che fino al dicembre scorso ha destinato un euro per ogni porzione di olive all’ascolana acquistata nei ristoranti. L’obiettivo iniziale era quello di distribuire 250mila porzioni, numero che si è praticamente raddoppiato.
Le olive sono state prodotte dalla Sia, azienda alimentare che fa capo alla famiglia Speca, che occupa 45 dipendenti e ha sede a Offida: a ottobre, il sisma non aveva bloccato l’attività produttiva, ma reso problematica la logistica.
«Questa iniziativa è nata dalla volontà di far sentire la nostra vicinanza al territorio e alle famiglie rimaste coinvolte dal sisma – ha spiegato Dario Baroni, chief marketing officer di McDonald’s Italia – per sostenerle nel loro rientro alla normalità anche grazie agli spazi e alle strutture che l’amministrazione comunale potrà creare con questi fondi».
Entusiasta della donazione il sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci, che ha sottolineato come queste risorse possano «accelerare la ricostruzione del nostro territorio, partendo da un aspetto non secondario come i luoghi destinati alle famiglie e ai bambini». «Oltre alle abitazioni e alle attività produttive – ha aggiunto –, è importante favorire la veloce ricostruzione di una rete sociale tra i cittadini, per ripartire più forti e più coesi».
Con 13 ristoranti (il primo dei quali fu realizzato nel 1998 a Civitanova) McDonald’s ha una presenza stabile e diffusa in tutte le Marche: l’azienda occupa in regione 360 addetti, che gestiscono circa 235mila clienti ogni mese.
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