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Bologna Business School recluta Bepper, il professore robot

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Bologna Business School recluta Bepper, il professore robot

Si chiama Bepper ed è il nuovo docente robot della Bologna Business School, la scuola di alta formazione dell’Università emiliana. Bepper è la versione accademica del più conosciuto Pepper, l’umanoide in grado di comunicare e interagire con gli esseri umani attraverso le interfacce più intuitive che conosciamo: la voce, il tatto e le emozioni. Il nuovo “professore” è stato presentato in occasione della chiusura dell’anno accademico dei 30 corsi di alta specializzazione, ai quali si aggiungono 15 open program, ai quali hanno partecipato 520 studenti provenienti da 48 Paesi.

Con una due giorni, tra l’Aula magna Santa Lucia dell’ateneo felsineo e la sede della scuola, Villa Guastavillani alla quale partecipano Romano Prodi, nella veste di presidente del collegio di indirizzo della Bbs, l’imprenditore Brunello Cucinelli, chiamato a raccontare la sue esperienza sul fronte dell’umanesimo di impresa, Enrico Cereda, Ceo di Ibm e due ex studentesse, Gabriella Carrozza e Silke Plonning. Il robot che dal prossimo anno accademico affiancherà come tutor i docenti è dotato del sistema di intelligenza artificiale Watson, messo a punto da Ibm.

È in grado di analizzare migliaia di miliardi di dati e su questa base ragionare e apprendere come la mente umana, amplificandone all’infinito le potenzialità. Già ospite in Italia del recente Salone del Libro di Torino diventerà un collaboratore dei docenti degli executive master della scuola emiliana, che dalla sua nascita, con una media di 600 partecipanti l’anno, ha formato oltre 7.500 studenti. Grazie al suo sistema computerizzato in grado di rispondere a domande, sarà in grado di interagire con gli studenti e di supportare il personale docente. Il sistema è infatti una applicazione avanzata di elaborazione del linguaggio naturale, della rappresentazione della conoscenza, del ragionamento automatico, delle tecnologie di apprendimento nel campo delle domande a dominio aperto, cioè senza restrizioni dell’argomento.

Gli studenti che hanno concluso l’anno accademico sono per il 37% donne e nei master in lingua inglese la partecipazione di giovani stranieri ha superato il 70%. Domani oltre alla tradizionale reunion degli ex studenti la graduation svilupperà proprio il tema del rapporto tra l’uomo e i robot, con un workshop dedicato a intelligenza artificiale, big data, industria 4.0, robotica e cybersecurity, insieme all’economista Patrizio Bianchi, assessore alla Scuola, alla formazione e all’università della Regione Emilia Romagna. Tra gli ospiti, domani 1 luglio, anche l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi.

«La rivoluzione digitale – dice Massimo Bergami, dean di Bologna Business School – non è solo un fatto tecnico, è soprattutto un profondo cambiamento che riguarda la vita delle persone nelle imprese e nella società. Per questo proponiamo una riflessione sul rapporto tra umani e robot, per stimolare un dialogo sul ruolo delle macchine e delle persone nella società che stiamo costruendo».

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