Prima il riconoscimento di piattaforma europea dei droni col sostegno dei ministeri Infrastrutture e Trasporti e Difesa, nonché di Enac ed Enav, poi i test fatti da Aeroporti di Puglia e da Leonardo Finmeccanica per provare alcuni modelli di aerei ed elicotteri a pilotaggio remoto da impiegare in molteplici attività, adesso la formazione degli operatori da adibire alla gestione del Sapr, sigla che sta per Sistema aeromobili a pilotaggio remoto. Il polo dell’aerospazio di Grottaglie (Taranto) fa un passo avanti e consolida la sua specializzazione.
Da un lato costruendo due sezioni della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787 (12 coppie al mese ma il numero è destinato a crescere con i nuovi ordini) attraverso lo stabilimento Leonardo Finmeccanica che occupa un migliaio di addetti. E dall’altro effettuando ricerca, sperimentazione e formazione nel campo dei velivoli senza pilota che sarà sempre più uno dei nuovi obiettivi del mondo dell’aviazione. In questo senso a settembre Ids, Ingegneria dei sistemi, aprirà a Grottaglie una scuola di formazione dei droni. Con un fatturato consolidato di gruppo nel 2016 di circa 61 milioni di euro, poco meno di 600 addetti totali, quartier generale a Pisa e sette sedi nel mondo, Ids investe ogni anno circa 14 milioni di euro nell’innovazione legata all’aerospazio. Per Grottaglie è in arrivo un contratto di programma con la Regione Puglia da 9 milioni di euro (di cui 4,5 relativi a Ids e il resto ad altre imprese) per fare ricerca insieme all’Università del Salento.
L’obiettivo aziendale è attestarsi a 20 unità entro due anni lanciando inoltre la formazione per i giovani. «Ids è entrata nel settore nel 2006 con i primi prototipi e adesso cominciamo a vendere - dichiara Giovanni Bardelli, presidente e amministratore delegato di Ids -. Il nostro obiettivo è fare di Grottaglie non solo un centro di sperimentazione ma anche di ricerca e di produzione per portare i prodotti ovunque. Per Grottaglie c’è un progetto di formazione incentrato su tre parti: la prima riguarda i piloti, i meccanici e gli operatori dei vari sensori che verranno messi a bordo; poi ci sarà un settore dedicato alla produzione, ovvero alla capacità di mantenere a Grottaglie una capacità produttiva; la terza, infine, riguarderà un centro ricerche per le tecnologie che servono per mantenere i nostri prodotti allo stato dell’arte». Per Bardelli, «Grottaglie è il punto centrale dove la sperimentazione europea dei voli a pilotaggio remoto si svolge».
E in riferimento alla compatibilità tra volo dei droni e quello degli aerei passeggeri, di linea o charter, attività che nello scalo tarantino si vorrebbe rilanciare, Bardelli osserva: «Il drone è un aereo normale. Vola con le regole degli altri aerei, e quindi se c’è un altro velivolo che deve decollare o atterrare, il drone sta fermo in un’area di parcheggio e fa in modo che tutto avvenga normalmente. Non ci sono problemi. Il drone è un velivolo senza pilota anzichè col pilota a bordo. Noi - aggiunge - voliamo già in altri aeroporti coordinandoci col traffico aereo normale. Mi auguro quindi che ci sia la possibilità di far crescere start up, nuove iniziative sia per l’utilizzo dei droni che per lo sviluppo di nuova tecnologia, in modo che diventi piano piano una linea che caratterizzi Grottaglie per le capacità tecnologiche».
«Quello di Grottaglie è un territorio che attrae investimenti con un aeroporto che si candida ad essere una delle principali piste per il test bed degli aerei a pilotaggio remoto dell’Europa e del Mediterraneo - sottolinea Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia -. È una realtà che dobbiamo costruire insieme. Imprenditori, comunità locale, Puglia e Governo». Per Capone, «il futuro è anche negli aerei a pilotaggio remoto e non sono molte le strutture che se ne occupano. Tra l’altro questi aerei - rileva - vengono utilizzati sia per la valutazione del rischio degli incendi nell’ambito delle varie realtà, sia per la valutazione degli aspetti idrogeologici. Sono aerei, quindi, che hanno un notevole impatto per la sicurezza degli abitati. Per noi è fondamentale continuare ad investirvi ed è fondamentale dare a quest’aeroporto la concretezza degli investimenti come quello di Ids che è molto importante».
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