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Ilva: sciopero di benvenuto alla trattativa sugli esuberi

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Ilva: sciopero di benvenuto alla trattativa sugli esuberi

Firmato il contratto con l’amministrazione straordinaria dell’Ilva e presentata l’istanza di modifica Aia a seguito del nuovo piano ambientale, Am Investco Italy, la societá di Arcelor Mittal e Marcegaglia che ha acquisito a fine giugno l’azienda siderurgica al termine della procedura di gara, affronta da domani, con un incontro al Mise dalle 10, un nuovo impegnativo step: la trattativa con i sindacati sull’occupazione. Am Investco Italy ha già migliorato la sua offerta iniziale e ha portato gli addetti di gruppo a 10mila già dal 2018 sui 14.200 totali. I sindacati peró ritengono che questi numeri vadano migliorati ulteriormente.

Questa é la posizione di Fim, Fiom e Uilm mentre Usb dice no alla divisione dei lavoratori tra quelli che transiteranno nella nuova Ilva e quelli che invece resteranno in carica all’amministrazione straordinaria. Il Governo ha assicurato che nessun lavoratore Ilva rimarrà senza protezione e che la cassa integrazione straordinaria già autorizzata per l’Ilva per 4mila unità permette di assicurare la copertura anche a coloro che non saranno riassunti da Arcelor Mittal e Marcegaglia. Questo personale dovrebbe essere impiegato in ulteriori interventi di bonifica affidati ai commissari Ilva ed effettuati col miliardo di euro fatto rientrare dall’estero dai Riva e messo a disposizione dell’Ilva a seguito di una transazione generale. Oggi, vigilia del negoziato, Fim, Fiom e Uilm hanno indetto otto ore di sciopero tra primo e secondo turno a Taranto.

Le prime quattro scattano dopo le 11, dopo le 19 le ulteriori quattro. I sindacati chiedono anche una revisione del piano industriale, lamentando mancati investimenti, e garanzie sul risanamento ambientale. Più dura la protesta di Usb che dalle 23 di oggi fará scattare 32 ore di sciopero con conclusione alle 7 del 21 luglio. A mezzanotte Usb farà partire dei pullman da Taranto per il presidio di domattina davanti al Mise. L’incontro dovrebbe essere solo di avvio con illustrazione delle rispettive posizioni e definizione del calendario delle trattative. Prossimo incontro dopo le ferie, a settembre. Ieri,intanto, Fim, Fiom e Uilm hanno consegnato alla commissione Petizioni del Parlamento europeo un loro documento di richieste sull’Ilva. Attraverso una delegazione, la commissione è a Taranto dove ha visitato gli impianti della fabbrica ed effettuato le audizioni di Ispra, Arpa Puglia, commissario alle bonifiche, sindacati e movimenti ambientalisti. In un altro incontro, infine, i sindacati hanno chiesto al prefetto di Taranto che anche i lavoratori dell’indotto Ilva siano tutelati nel passaggio alla nuova società.

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