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Dossier Vacanze al lago: il Garda guida la classifica in Italia

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    Dossier | N. 13 articoliIl turismo ai raggi x

    Vacanze al lago: il Garda guida la classifica in Italia

    Il doppio della Sardegna, oltre una volta e mezza la Liguria: il lago di Garda, con i suoi 24 milioni di presenze annue – in aumento – è tra le principali mete turistiche italiane. Non ha dubbi Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto e di Confturismo Veneto. Proprio il fronte veronese richiama il maggior numero di turisti diretti sulle sponde del Benaco: «Siamo stabilmente tra i best seller d’Italia – sottolinea – e registriamo una crescita “spagnola”», afferma Michielli utilizzando un aggettivo suggestivo per indicare un incremento esuberante.

    Accessibilità autostradale, vicinanza con l’aeroporto di Verona, attrattive collaterali come diversi parchi a tema – tra cui Gardaland – portano «le sole presenze venete sul lago verso i 14 milioni annui» chiarisce il presidente regionale di Federalberghi. Cifra a cui si devono aggiungere almeno un paio di miolini legati al Trentino e «circa 8 milioni di presenze per quanto riguarda la sponda lombarda» afferma Massimo Ghidelli, direttore di Bresciatourism.

    Garda, Iseo, Como e Lecco, sponda varesina del Lago Maggiore fanno a buon diritto della Lombardia la “regione dei grandi laghi”, con presenze annue nell’ordine di grandezza dei 15 milioni sommando le quote di presenze ricavate dagli ultimi dati utili per le parti lombarde dei laghi principali. Certo, né Como che pure vanta l’onda lunga dell’effetto “calamita” di George Clooney, né il Lago Maggiore possono competere numericamente con il Garda, non fosse altro che per il fatto «che è uno dei più grandi d’Europa» ricorda Michielli ed è vicinissimo ai tedeschi, da sempre principale presenza straniera della zona. «Per chi arriva qui dal nord Europa – sottolinea Massimo Ghidelli – è il primo posto dove si incontra un clima mediterraneo, con ulivi e agrumi» e dove, per tradizione e conformazione si incontrano diverse tipologie di ricettività. Non è un caso che le presenze di turisti tedeschi siano state nel 2016 oltre la metà di quelle straniere totali: di gran lunga la prima nazionalità, considerando che la seconda, quella olandese, è circa un quinto (dati At Riviera del Garda).

    La sponda lombarda, ricorda il direttore di Bresciatourism, ha meno presenze di quella veneta ma conta oltre una decina di strutture 5 stelle, tra cui uno dei migliori 5 stelle superior in circolazione. E come accade con l’ex sede del ministero degli esteri della repubblica sociale, a Salò, spesso le location hanno un invidiabile richiamo storico-culturale. Strutture ricettive a parte, richiamo e fascino sono innegabili per quanto riguarda il Vittoriale di Gardone Riviera. Ma non mancano neppure sul Lago di Como – con dimore storiche destinate a eventi come Villa Olmo o Villa Erba – e sul Lago Maggiore, come sottolinea Gian Maria Vincenzi, presidente di Federalberghi Verbano Cusio Ossola e vicepresidente vicario a livello piemontese. «Qui c’è una tradizione di strutture storiche, gestite da generazioni dalle stesse famiglie» precisa. E il pensiero va all’infilata unica di strutture di lussosul lungolago di Stresa. «A una clientela tradizionalmente proveniente dal Nord Europa – dice Vincenzi – si sta affiancando ora una importante quota di turisti provenienti dagli Stati Uniti e dai Paesi arabi». Attratti dall’allure e dal patrimonio delle isole Borromee e presto, aggiunge il presidente di Federalberghi «saranno visitabili anche gli isolotti dei “castelli di Cannero”, mai aperti prima». La famiglia Borromeo «sta investendo molto nell’area» sottolinea Vincenzi. Come accade nella parte novarese del lago, con il progetto di restauro delle storiche mura della Rocca di Arona dove – dopo Londra, New York, Dubai e Firenze – è stata esposta fino a pochi giorni fa la riproduzione in 3D dell’arco di Palmira, il monumento storico siriano risalente a 2mila anni fa e distrutto nel 2015 dai fondamentalisti dello stato islamico durante la guerra in Siria.«Un evento che ha richiamato numerosi turisti – spiega Emilio Zanetta, presidente di Federalberghi Novara – e che rientra in quella serie di iniziative culturali che puntano a focalizzare l’attenzione sul nostro territorio». Come accade con le Settimane musicali di Stresa, ad esempio, o con il Festival di Bellagio (fino al 22 ottobre) sul Lago di Como.

    Proprio il Lario – sarà per il già citato “effetto Clooney? – vanta peraltro il primato di essere in cima alla classifica stilata dal portale Gate-away.com, specializzato nelle vendite di immobili di lusso all’estero, per quanto riguarda le “aree preferite” dai facoltosi clienti. E ai primi posti della graduatoria c’è pure il lago d’Iseo. A correre, però, non è solo la domanda di immobili di pregio vista lago, ma «anche il cosiddetto effetto Airbnb» come lo chiama Zanetta, che precisa: «Qui, tra l’ago d’Orta e Lago Maggiore, solo nell’ultimo anno gli affitti di appartamenti e immobili per le vacanze sono quintuplicati. Una maggiore regolamentazione oltre a quella già introdotta è sicuramente necessaria».

    Il fenomeno preoccupa non poco la categoria degli albergatori, già provata dagli anni di crisi. Proprio le difficoltà, però, hanno spinto a maggiori sinergie le diverse aree confinanti: «L’Italia è sempre quella dei Comuni e dei campanili – commenta Marco Michielli – ma negli ultimi anni la situazione si sta evolvendo: oggi la situazione è diversa rispetto a una decina di anni fa e le collaborazioni ci sono. Del resto disponiamo di un asset fenomenale e unico, diviso su tre regioni, sarebbe sciocco rischiare di non approfittarne per farsi la guerra».

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