Economia

Dossier Vodafone paga la rata del mutuo

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    Dossier | N. 8 articoliContratti integrativi e welfare

    Vodafone paga la rata del mutuo

    Le rate del mutuo? Le rimborsa l’azienda. Come pure il servizio di baby sitter, le rette scolastiche (dall'asilo all'università), i campus estivi, il tempo libero, l'assistenza anziani. Vodafone Italia, il colosso delle telecomunicazioni, ha appena riconfermato ai suoi dipendenti il piano di welfare aziendale. Oltre ai benefit più tradizionali, come il fondo di sanità e la maternità facoltativa retribuita al 100%, fa parte di questo piano il premio di risultato annuale, che può essere convertito tutto o in parte in beni e servizi “su misura” per i lavoratori, fino a un massimo di 3mila euro e senza alcuna tassazione, come previsto dalla legislazione vigente.

    Grazie a questo, i dipendenti possono optare per misure innovative, come i servizi per la mobilità, o, novità di quest'anno, per pagare mutuo o baby sitter.

    «Vodafone è stata tra le prime imprese italiane a offrire un piano di welfare e a introdurre un premio di risultato per tutti gli impiegati e i quadri, a fronte del raggiungimento dei risultati aziendali - ha sottolineato il direttore Risorse umane e organizzazione, Donatella Isaia -. Il raggiungimento degli obiettivi aziendali per il premio di risultato è determinato, oltre che da ricavi e margini, anche dal grado di soddisfazione dei clienti misurato attraverso uno specifico indicatore, il Net Promoter Score, un sistema che mette al centro l'importanza del cliente e rispecchia l'impegno di Vodafone nel condividere le buone performance ottenute sul mercato con i propri dipendenti. Se si centrano questi obiettivi vengono erogate le somme, di solito nel mese di giugno».

    Con il piano welfare «ho avuto la possibilità di scegliere se utilizzare una quota parte del premio di risultato in servizi e benefit - ha aggiunto Ketty Peronace, dipendente del dipartimento Finance di Vodafone Italia -. Non potendolo impiegare in spese scolastiche o campus estivi, ma avendo un mutuo da estinguere, ho pensato potesse essere una buona opportunità quella di destinare una parte del premio per il rimborso degli interessi passivi del mutuo della mia prima casa. Il beneficio principale è stato quello di avere un rimborso mensile già da subito senza aspettare la detrazione 730 di luglio, senza trascurare il fatto di poter usufruire del valore lordo del premio, senza alcuna tassazione. In più, nel caso in cui, entro dicembre, non riuscirò a utilizzare tutta la quota di premio accantonata, in tutta tranquillità potrò decidere se continuare con il rimborso del mutuo, se destinare la parte residuale ad altri servizi offerti dal piano, come un viaggio, o se incrementare il mio fondo pensione, ad esempio».

    Del resto, Vodafone è stata tra le prime imprese italiane a introdurre, nel 2012, un piano di welfare strutturato per i propri dipendenti, prima a una popolazione pilota, e poi nel 2013 a tutti i lavoratori. Di anno in anno la misura è stata ri-orientata verso i bisogni più sentiti dalle persone, anche per compensare la decrescita del potere di acquisto e la crisi del welfare pubblico. Oggi il piano di welfare offre un po' di tutto: è stata arricchita pure l'offerta relativa a tempo libero, viaggi, accesso a servizi sportivi, culturali, esperienze benessere, formazione, che possono essere fruiti convertendo tutta o una parte del proprio premio di risultato; e in caso di conversione di una cifra pari o superiore a mille euro del proprio premio, l’azienda aggiunge, al conto welfare personale, ulteriori 100 euro da spendere in beni e servizi welfare.

    Fanno parte del welfare aziendale anche benefit più “classici”, come il fondo sanitario integrativo a sostegno delle spese mediche e odontoiatriche sostenute dal dipendente. La copertura del fondo è estesa alle coppie di fatto, ai figli a carico e include il latte artificiale fino a 6 mesi di vita del bambino. C’è poi la maternità a stipendio pieno per 9 mesi e mezzo grazie all’integrazione al 100% della retribuzione del congedo facoltativo, al quale si aggiungono i 4 mesi e mezzo previsti dalla legge; gli asili nido aziendali e in convenzioni (è di Vodafone il principale asilo nido aziendale del Mezzogiorno); il servizio di medicina del lavoro con presenza di medici nelle principali sedi aziendali; l’assicurazione vita e la copertura infortuni sia professionali che extraprofessionali. Sempre in tema di welfare e inclusione, infine, Vodafone ha implementato pure lo smart working che offre la possibilità a 3.500 dipendenti di scegliere di lavorare da remoto un giorno alla settimana. «Un’opportunità per lavoratori e azienda - ha concluso Isaia - e che, oggi, viene estesa a due giorni alla settimana per le mamme e i papà al rientro dal congedo parentale fino ai 18 mesi di vita del bambino».

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