Produttività. E, quindi, in prima battuta, incremento del fatturato. Ma anche, già nei prossimi mesi, spinta (e accompagnamento) all’innovazione. Con l’obiettivo, tutto nuovo, di individuare, in accordo con il sindacato, «un indicatore di successo” in grado di “tarare” il premio di risultato in funzione del concreto sviluppo dell’impresa, che parte dal benessere dei lavoratori.
È Siemens, la multinazionale attiva in più di 200 Paesi, focalizzata nelle aree dell’elettrificazione, automazione e digitalizzazione, leader nel mercato delle apparecchiature medicali, a indicare una frontiera ancora inesplorata della contrattazione di secondo livello, legata, a doppio filo, alla rivoluzione indotta da Industria 4.0: «Il confronto con il sindacato partirà questo mese - racconta Federica Fasoli, a capo delle Risorse umane di Siemens Italia -. L’idea è guardare al futuro, provando a definire un indicatore collegato all’attuazione del processo di digitalizzazione della nostra offerta verso i clienti. E anche in funzione di questo, premiare i nostri dipendenti, in caso di raggiungimento degli obiettivi prefissati».
Grazie infatti alle ultime normative, introdotte dal governo Renzi e ampliate dall’esecutivo Gentiloni, oggi, il premio di risultato e le misure di welfare sono fortemente incentivati e quindi stanno diventando sempre più convenienti per aziende e lavoratori. «Personalmente - aggiunge Fasoli - credo molto nella contrattazione decentrata, come stimolo per incrementare la produttività. Ma anche come strumento per premiare sempre di più i nostri collaboratori per il loro contributo. Non a caso, nel nuovo contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici, è stata posta particolare enfasi proprio su questi strumenti».
Siemens Italia ha preso spunto dal nuovo Ccnl delle “tute blu”, e nell’accordo di secondo livello, firmato prima dell’estate, si è andati oltre: accanto ai 100 euro da destinare a misure di welfare previsti dal Ccnl, si è deciso che chi dirotta almeno il 75% del premio, appunto, in beni e servizi di welfare, riceverà altri 100 euro dall’impresa per rendere più sostanzioso il pacchetto.
Come potranno essere spesi questi soldi? In una vasta gamma di benefit: «La nostra popolazione aziendale è composta sia da giovani e single che da lavoratori con famiglia - risponde Fasoli -. Per questo offriamo servizi che spaziano dallo sport, al cinema, alla palestra; ma ci sono anche buoni spesa o benzina, rette di asili, baby sitter. Accanto, ovviamente, a voci più classiche, come la previdenza complementare e l’assistenza sanitaria». La loro modalità di fruizione è piuttosto semplice: da giugno è attivo un portale, a cui l’interessato può accedere e scegliere il benefit più adatto alle proprie esigenze. Il premio - o la sua conversione in welfare - scatterà il prossimo anno, se verranno raggiunti i tre indicatori fissati dall’accordo: efficienza, redditività, qualità.
«L’idea di Siemens di proporre indicatori indotti dalla rivoluzione portata da Industria 4.0 - è il commento di Stefano Passerini, responsabile dell’Area Lavoro e relazioni sindacali di Assolombarda - rappresenta uno stimolo innovativo per l’aumento della competitivita’ aziendale e nel contempo un’occasione per i lavoratori, i quali, avendo un ruolo esclusivo nell’adattamento alle nuove tecnologie, andranno ingaggiati e motivati attraverso moderni processi di formazione».
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