Ferrero conquista i dolciumi e le caramelle Ferrara made in Usa e si rafforza sul mercato americano. La notizia è stata diffusa dai due gruppi nel corso della notte, accompagnata dagli statements dei due ceo. «Con questa acquisizione stiamo continuando ad aumentare la nostra offerta e la nostra presenza nell’importante mercato Usa» sottolinea Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del Gruppo. Il Ceo di Ferrara, Todd Siwak, spiega che «unire le forze con Ferrero ci dà l’opportunità di accelerare i nostri piani di crescita in Usa e nei mercati internazionali e di condividere le best practice».
Per Ferrero la via del rafforzamento sul mercato americano, dunque, passa attraverso una decisa diversificazione, il colosso di Alba, terza azienda al mondo nel settore della cioccolateria, entra dunque nel mercato delle caramelle gommose e dei dolci stagionali, come quelli destinati al periodo di Halloween. «Nuove categorie di prodotto con prospettive di crescita attraenti» ha spiegato Giovanni Ferrero commentando l’operazione.
Secondo punto interessante sta nelle dimensione dell’azienda acquisita, con ricavi stimati sul miliardo di dollari secondo il Chicago Tribune. Dunque per il Gruppo italiano si tratta di un salto dimensionale rispetto alle precedenti «prede». L’ultima acquisizione di Ferrero era stata proprio negli States, focalizzata sul settore del cioccolato, con l’acquisizione di Fannie May preceduta dai biscotti olandesi Delacre, dai cioccolatini inglesi della Thortons e dall’azienda produttrice di nocciole Oltan, un passaggio che ha aperto per Alba la fese delle acquisizioni rafforzando la filiera delle materie prime.
Ferrero è arrivata negli Usa nel 1969 con i confetti Tic Tac e sul mercato statunitense è conosciuta grazie ai Ferrero Rocher e alla Nutella. Negli States Ferrero ha aperto anche a Chicago un Nutella Cafè a Chigago, gestito direttamente dall’aziende, mentre la partnership con Eataly ha portato all’apertura dei due corner a brand Nutella di Ney York e Chicago, gestiti direttamente da Eataly.
La transazione, soggetta ai via libera regolatori, dovrebbe concludersi nel quarto trimestre del 2017 e il valore dell’acquisizione non è stato comunicato. Il gruppo italiano ha registrato nell’ultimo anno fiscale ricavi complessivi per 10,3 miliardi, è presente in 170 Paesi e conta una forza lavoro di oltre 30mila persone in 53 nazioni. Ferrero acquisisce da un gruppo di private equity (L Catterton) e l’azienda scelta vanta una storia per certi versi simile a quella di Ferrero, è nata nel 1908 come un negozio di pasticcini e confetti aperto nel quartiere di Little Italy a Chicago (Illinois) dal panettiere italiano Salvatore Ferrara. Ferrero nasce nel 1946 come un laboratorio di pasticceria ad Alba, nel cuore del Piemonte.
Ferrero gestirà Ferrara come divisione separata e manterrà il quartier generale a Oakbrook Terrace, in Illinois. Quattro gli impianti di produzione, due in Illinois e due in Messico, con centri di distribuzione (uno in Texas, l’altro in Illinois) e un centro di ricerca e sviluppo (in Illinois) in capo a Ferrara e passati sotto il controllo di Ferrero.
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