L’ottimismo cresce ancora. E ritorna ai livelli di giugno 2007. Migliorano a ottobre sia il clima di fiducia dei consumatori che quello delle imprese che ritorna al top dal giugno di 10 anni fa. Lo rende noto l’Istat precisando che – ad ottobre – l’indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato per il 5°mese consecutivo, passando da 115,6 a 116,1.
Non solo. Anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese è in crescita: questo mese è salito di un punto percentuale: da 108,1 a 109,1.
I consumatori
Tra i consumatori migliorano i giudizi e le aspettative sulla situazione personale: il saldo relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli registra un nuovo aumento riportandosi sui livelli di gennaio 2017 e diminuisce il numero degli interpellati che ritiene possibile risparmiare in futuro (orizzonte temporale 12 mesi).
Le imprese
Con riferimento alle imprese, nel mese di ottobre si rileva un aumento del clima di fiducia in tutti i settori ad eccezione delle costruzioni. In particolare, il clima di fiducia aumenta nel settore manifatturiero, in quello dei servizi e nel commercio al dettaglio (dove le aspettative salgono, rispettivamente, da 110,5 a 111,0, da 107,1 a 107,6 e da 109,1 a 113,2). In controtendenza il settore delle costruzioni dove l’indice di fiducia, pur rimanendo sui livelli registrati alla fine del 2007, passa da 132,1 a 130,3.
Nel comparto manifatturiero, l’aumento dell’indice è dovuto sia ad un recupero dei giudizi sul livello degli ordini (il cui saldo torna positivo per la prima volta dal 2007) sia ad un lieve aumento delle attese sulla produzione. Anche le scorte di magazzino sono giudicate in decumulo. Nel settore delle costruzioni, il calo dell’indice è causato essenzialmente da una diminuzione delle aspettative sull’occupazione presso l'impresa in presenza di un lieve peggioramento dei giudizi sugli ordini.
Infine, per quanto riguarda i servizi, il miglioramento della fiducia è trainato da un deciso aumento delle aspettative sugli ordinie dai giudizi sulle vendite correnti sia delle aspettative sulle vendite future. Mentre le scorte di magazzino sono giudicate in diminuzione per il secondo mese consecutivo.
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