Economia

Pioggia di milioni su Taranto, ma comune e regione disertano il tavolo

  • Abbonati
  • Accedi
sviluppo locale

Pioggia di milioni su Taranto, ma comune e regione disertano il tavolo

Avanza il Contratto istituzionale di sviluppo dell’area di Taranto istituito con la legge 20 del 2015. Su un ammontare complessivo di quasi un miliardo, 500 milioni si riferiscono a lavori tra conclusi e in corso. È il ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, a fornire lo stato di avanzamento nell’ultima riunione del Tavolo istituzionale, quella che, a causa del nuovo scontro sull’Ilva, ha registrato l’assenza di Comune di Taranto e Regione Puglia, anche se il Contratto istituzionale non riguarda affatto l’Ilva ma progetti per la città: infrastrutture, bonifica, porto e riqualificazione urbana.

Fra le novità, lo sblocco di 71 milioni per due interventi che riguardano proprio il Comune di Taranto: uno relativo a tre immobili pubblici nella Città vecchia e l’altro il rione Tamburi, vicino al siderurgico, dove è prevista la demolizione delle case parcheggio e la realizzazione di una foresta urbana come ulteriore intervento di mitigazione ambientale rispetto all’Ilva. Via libera, poi, al piano per l’acquisto di apparecchiature diagnostiche e sanitarie destinate a Taranto e ai Comuni dell’area. Questo per potenziare l’offerta di assistenza e contrastare così più efficacemente le patologie dovute all’inquinamento. Si tratta di 70 milioni deliberati col decreto legge Sud di fine 2016. Il relativo piano è stato approvato dal ministero della Salute e dalla Regione Puglia e ora, chiarisce De Vincenti, si può partire con l’acquisizione. Inoltre, sui 35 milioni destinati alla valorizzazione turistica e culturale dell’Arsenale della Marina Militare, dove un’area sarà riconvertita a museo, finalizzati i primi 5,7 milioni per l’avvio dei lavori. I fondi per sanità, riqualificazione e Arsenale non rientrano tra i 500 milioni ma aggiuntivi.
Novità anche per la Città vecchia. Dopo l’individuazione del tre vincitori del concorso internazionale di idee lanciato da Invitalia sempre nell’ambito del Contratto istituzionale, via libera al piano preliminare proposto dal gruppo di lavoro. De Vincenti annuncia che, insieme al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, si sta lavorando ad una proposta da portare prima alla cabina di regia del Fondo sviluppo e coesione e poi al Cipe, entro questo mese, affinchè per la Città vecchia ci sia una dotazione finanziaria ulteriore. L’obiettivo è passare dalla progettazione degli interventi alla loro attuazione. Non c’è ancora una stima circa l’ammontare di queste risorse, chiarisce il ministro, perché prima vogliamo esaminare i progetti.

Il sindaco Melucci, pur non presenziando ai lavori, dice di aver ricevuto «notizie meno confortanti di quelle enunciate. Sarebbe ora - commenta - che anche gli altri attori istituzionali presenti al Tavolo prendessero il coraggio di posizioni più oggettive a favore dell’interesse di Taranto». «Rispetto le ragioni del sindaco di Taranto ma onestamente non le capisco - rileva il ministro -. Al Tavolo istituzionale abbiamo discusso di progetti per la città e spero che il sindaco capisca l’importanza del lavoro che si sta facendo e recuperi un rapporto di collaborazione istituzionale». Melucci, a sua volta, ha deciso di disertare il Tavolo dopo che il Governo, con i ministri Calenda, De Vincenti, Galletti e Lorenzin, ha respinto la proposta di accordo di programma avanzata dal Comune e dalla Regione per revocare il ricorso al Tar presentato dai due enti locali contro il decreto che ha approvato il nuovo piano ambientale dell’Ilva presentato da Am Investco.
I sindacati Cgil, Cisl e Uil, infine, «esprimono soddisfazione e apprezzamento per l’evoluzione dei lavori che il Tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo sta producendo per il rilancio di Taranto e della sua provincia nonostante le tante difficoltà politiche».

© Riproduzione riservata