Un altro passo avanti per il rilancio dell’ex Alcoa: approvato il contratto di sviluppo si attende, ora, la definizione dell’accordo bilaterale sull’energia e la firma definitiva per la cessione degli impianti alla svizzera Sider Alloys. Per il nuovo corso della fabbrica di alluminio primario di Portovesme, ferma dall’ottobre del 2012, il conto alla rovescia è ormai cominciato. Il 15 febbraio ci sarà il formale passaggio dello stabilimento da Invitalia al gruppo elvetico. I giorni scorsi un ulteriore passo avanti con l’approvazione da parte di Invitalia del contratto di sviluppo.
E il piano che prevede investimenti per 135 milioni di euro (cui si dovrebbero aggiungere, come fanno sapere da Sider Alloys, impianti per circa 10 milioni di euro da usare per la produzione di vergelle). Nel progetto è previsto un contributo a fondo perduto di 8 milioni di euro, un finanziamento a tasso agevolato da 84 milioni di euro da rimborsare in otto anni (nell’ammontare complessivo sono compresi gli 8 milioni di euro stanziati dalla Regione Sardegna), 20 milioni messi a disposizione dall’Alcoa per il riavvio mentre il resto viene garantito da investimenti di Sider Alloys. Confermati anche i numeri relativi all’inserimento dei lavoratori: 376 diretti e 70 a contratto. Da definire la questione degli “snodi” che, in caso di riavvio (ma questo aspetto sarà definito dopo il secondo ingresso negli impianti dei tecnici) prevede l’inserimento di altri 50 lavoratori. Per oggi è previsto un incontro con l’Enel per la definizione dell’accordo bilaterale necessario per definire costi e aspetti sulla fornitura di energia. I prossimi giorni sarà in programma l’incontro con le organizzazioni sindacali, una riunione necessaria per discutere il piano industriale e gli aspetti propedeutici al riavvio dello stabilimento. In fase di definizione ci sono poi le procedure relative al passaggio di competenze e contratti ancora in essere dall’Alcoa Invitalia alla Sider Alloys.
Una volta definito passaggio dello stabilimento al nuovo gruppo imprenditoriale partirà la fase che precede il revamping. Previsto l’intervento del pool di tecnici (gli stessi che avevano effettuato la due diligence) prima di avviare le opere di sistemazione. Questa fase, assicurano dalla Sider Alloys, sarà determinante per stabilire i tempi di riavvio degli impianti. «E in base a queste osservazioni – fanno sapere dal gruppo svizzero – si deciderà se partire subito con la produzione di vergelle o aspettare per un riavvio generale». La fornitura di materia prima non dovrebbe essere un problema. In corso ci sarebbero interlocuzioni con la russa Rusal per l’approvvigionamento di allumina.
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