Economia

La rigenerazione urbana di Taranto passa per i beni ceduti dal Demanio

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La rigenerazione urbana di Taranto passa per i beni ceduti dal Demanio

Ammonta a oltre 30 mila metri quadrati di superfici, coperte e scoperte, per un valore di circa 3 milioni di euro il trasferimento, a titolo gratuito, di una serie di beni immobili dall’Agenzia del Demanio al Comune di Taranto. Il trasferimento definitivo è avvenuto con la procedura del federalismo demaniale. Tra gli immobili trasferiti ci sono una struttura turistico-ricettiva a San Vito, alle porte della città, un ex carcere militare nel centro urbano attualmente utilizzato per fini sociali ed una ex batteria militare destinata a centro di educazione ambientale.

Gli immobili ceduti rappresentano una parte di quelli chiesti dal Comune di Taranto e per i quali l’Agenzia del Demanio ha già rilasciato parere positivo. I beni saranno trasferiti una volta terminate le attività amministrative. Comune di Taranto e Agenzia del Demanio hanno anche firmato un accordo finalizzato all’avvio di iniziative di valorizzazione, razionalizzazione e dismissione del patrimonio pubblico presente nel territorio comunale. L’obiettivo, si spiega, «è quello di promuovere lo sviluppo del territorio anche e soprattutto attraverso l’ottimizzazione, la valorizzazione e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico».

«Puntiamo anche alla consegna dell’ex convento dei Celestini nella città vecchia - dichiara l’assessore al Patrimonio del Comune di Taranto, Francesca Viggiano -. Si tratta della parte retrostante della struttura oggi occupata dall’istituto musicale Paisiello. Vogliamo farne una destinazione sociale o culturale. L’amministrazione comunale è per l’utilizzazione partecipata. Condivideremo con i cittadini e le associazione le progettualità e l’utilizzo dei beni non ancora trasferiti o utilizzati».

A tal fine il Comune evidenzia che proprio «la procedura del federalismo demaniale e la fattiva e continua collaborazione tra Stato e territorio hanno consentito il trasferimento di immobili che rappresentano un’occasione di sviluppo per i cittadini e per l’intera comunità locale». Per il Comune di Taranto, infatti, “poter restituire spazi verdi, luoghi da dedicare alle attività socio culturali, realizzare progetti di rigenerazione urbana rispondendo alle esigenze dei cittadini, non può che creare valore economico, culturale e sociale per il territorio.

«Si tratta - spiega il direttore regionale Puglia e Basilicata dell’Agenzia del Demanio, Vincenzo Capobianco - di un passaggio importante non solo per il Comune di Taranto ma anche per l’Agenzia del Demanio perché si compiono due operazioni. Innanzitutto, diamo seguito ad una legge del 2010 che disciplina il federalismo demaniale e con la quale l’Agenzia del Demanio può trasferire più di 40 beni dal patrimonio dello Stato a quello del Comune di Taranto. Ed è un patrimonio che l’ente locale acquisisce a titolo gratuito e di cui potrà disporre come meglio ritiene, anche vendere.

Nel solo caso di vendita, dovrà restituire il 25 per cento allo Stato. Ma è solo l’inizio. Infatti, abbiamo già dato parere favorevole anche al trasferimento di altri beni per un valore di un milione e 700mila euro. Pertanto nel momento in cui il Comune sarà pronto per deliberare l’acquisizione, procederemo anche al trasferimento di questi altri beni. Al servizio della comunità e del Comune di Taranto - conclude Capobianco - è la professionalità del Demanio, finalizzata alla migliore destinazione e collocazione dei beni non solo di quelli che trasferiamo ma dell’intero patrimonio del Comune di Taranto».

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