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La Sardegna accelera sulle Zes: credito d’imposta del 50% sugli…

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La Sardegna accelera sulle Zes: credito d’imposta del 50% sugli investimenti

Il porto di Cagliari (Marka)
Il porto di Cagliari (Marka)

Sei aree industriai e portuali con incentivi fiscali e corridoi doganali semplificati, oltre che credito d’imposta pari alla metà del valore dell’investimento e altre agevolazioni su import ed export. La strada per attrarre nuovi investimenti nelle aree industriali e portuali anche in Sardegna è quella delle Zes: le zone economiche speciali. Un percorso che la Regione ha deciso di seguire nel 2017 (quando era stato annunciato il decreto dal Governo la regione chiese ed ottenne l’inserimento) e che, per la parte di sua competenza, si avvia a portare a conclusione.

La scorsa settimana c’è stato uno degli ultimi incontri operativi cui hanno partecipato i rappresentanti dell’istituzione regionale, l’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna e i rappresentanti dei consorzi industriali nelle cui aree ricadrà proprio la perimetrazione della Zona. Nello specifico la Zes riguarderà sei aree industriali e portuali distribuite tra Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia e Tortolì in cui, per le aziende che vorranno presentare progetti di investimento saranno garantiti «incentivi fiscali in grado di aiutare l’economia regionale, burocrazia ridotta, corridoi doganali semplificati».

Non solo, come spiegano dalla Regione, per le imprese che si localizzano nelle aree speciali ci sarà la possibilità «di un credito d’imposta del 50% sul valore dell’investimento».

Nelle aree la possibilità di vantaggi anche per le aziende impegnate nell’import-export. «Una misura destinata alle aziende che abbiano interesse ad esportare o importare – spiega Raffaele Pacivice presidente e assessore regionale alla Programmazione – e che vedano in una semplificazione e accelerazione dei processi doganali un forte vantaggio competitivo». Quanto alle scadenze per un avvio vero e proprio, l’esponente dell’esecutivo regionale spiega che: «Stiamo cercando di accorciare al massimo i tempi perché le Zes sono un’ottima occasione per la Sardegna: non c’è dubbio, infatti, che lo sviluppo economico della nostra isola non può prescindere dal mare».

Dopo la presentazione definitiva ci sarà l’ultima fase. «Ciascuna Zes sarà istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze – chiariscono all’assessorato alla Programmazione –. La proposta deve arrivare dalla Regione interessata che, attraverso un piano di sviluppo strategico, dovrà formulare la proposta di istituzione della Zes, indicando le caratteristiche dell’area identificata».

L’ottenimento dei benefici previsti per le aziende sarà comunque condizionato. Le imprese che si gioveranno delle agevolazioni previste dalla zona economica speciale dovranno mantenere le attività nella Zes per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento interessato delle agevolazioni e non devono essere in liquidazione o in fase di scioglimento.
Davide Madeddu

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