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Jet privati a ore o in multiproprietà Warren Buffett è atterrato a…

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Jet privati a ore o in multiproprietà Warren Buffett è atterrato a Milano

Nel 1995 NetJets, società americana dell’aviazione privata, imbarca un cliente d’eccezione: il miliardario Warren Buffett. L’oracolo di Omaha inizia a spostarsi da una parte all’altra del Pianeta a bordo dei migliori jet di lusso disponibili sul mercato, che NetJets mette a sua disposizione ovunque egli sia, in ogni momento del giorno e della notte, per qualsiasi destinazione. Il cliente Buffet, noto per il suo fiuto negli affari, è così soddisfatto del servizio che, dopo tre anni, nel 1998, decide di comprarsi tutta la società.

L’interno di un Jet

Da allora NetJets è controllata al 100% dal gruppo Berkshire Hathaway, che non comunica dati finanziari sulla controllata dirottando le domande verso altri numeri, a cominciare da quelli relativi alla flotta: 700 velivoli, di cui 100 attivi in Europa. Il 40% ha meno di tre anni. Si va dal concentrato di lusso e tecnologia volante Bombardier «Global 6000» al più piccolo e agile Embraer «Phenom 300». Il quartier general è negli Stati Uniti, ma la società è presente in Europa con NetJets Europe, guidata dall’inizio del 2018 dal manager italiano Mario Pacifico.

Nell’ultimo anno i passeggeri di NetJets Europe - imprenditori, finanzieri, sportivi, star dello spettacolo, ma anche aziende che utilizzano il servizio per i loro top manager - hanno voltato per 78.500 ore verso 767 diversi aeroporti, in 727 città di 116 Paesi, con una media di 143 voli al giorno. Londra, Parigi, Nizza-Costa Azzurra, Ginevra, Zurigo e Milano le destinazioni più gettonate. Voli on demand, prenotati con un preavviso minimo di 10 ore: mediamente, le società che noleggiano voli privati lavorano su finestre di almeno 48 ore.

NetJets aumenta la presenza in Italia
In questi giorni l’Italia è al centro di novità: a breve NetJets Europe aumenterà la presenza commerciale nel nostro paese con cinque persone dedicate presso lo scalo privato dell’aeroporto di Milano Linate - gestito da Milano Linate Prime - e, a partire dal 2019, in quello che è in fase di costruzione presso lo scalo di Milano Malpensa. Quello italiano è per NetJets il terzo mercato europeo in termini di ore volate (7.470 nell’ultimo anno), e vanta un tasso di crescita del 4,2%, sensibilmente superiore alla media europea (+3,5%).

Le formule commerciali con cui NetJets attira i clienti sono le stesse che hanno conquistato Warren Buffett. Un mix tra «car-sharing dei cieli» e noleggio a lungo termine. Si parte dal concetto di proprietà frazionata: NetJets permette ai propri clienti di acquistare una quota di un veicolo della sua flotta, proporzionale alle ore che si prevede di volare. Si calcola che il possesso di un jet privato - costo medio 30 milioni di euro - è giustificato per utenti che volano almeno 800 ore all’anno.

I pacchetti “orari” per i clienti
Un cliente che, per esempio, vola abitualmente 200 ore all’anno può quindi decidere di “acquistare” un quarto del velivolo, potendo però usufruire di un jet privato della flotta NetJets per tutti i suoi spostamenti, senza preoccuparsi per costi di gestione e complessità operative. La seconda opzione è quella della «Private jet card». Il pacchetto base prevede un costo di 180mila euro per 25 ore di volo. Senza vincoli di distanza, orario o destinazione. Diversi i tagli previsti e numerose le personalizzazioni possibili, per questa sorta di carta prepagata per voli privati. Per coloro che contano di viaggare almento 50 ore all’anno, esiste anche il programma «NetJets Share»: il cliente può investire direttamente in quote della società. In questo modo potrà garantirsi un servizio di aviazione privata con oltre 50 anni di storia alle spalle, e contemporaneamente entrare nell’esclusivo club dei soci in affari di Warren Buffett.

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