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Metropolitana di Napoli: comune e Beni culturali cercano una soluzione per non perdere i fondi europei

(Ansa)
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Dieci passi per far ripartire il cantiere del Metro. C'è una ipotesi allo studio del ministero dei Beni culturali e del Comune di Napoli che potrebbe sbloccare i lavori della Linea 6 della Metropolitana di Napoli. E' quella proposta da una associazione di cittadini “Insieme per Napoli” e che consiste nello spostare le ormai “famose” griglie di ventilazione dal punto in cui sono attualmente previste nel progetto del Comune a pochi metri di distanza. Superando la pavimentazione della piazza e superando in questo modo - come sostiene l'associazione proponente - il vincolo della piazza simbolo di Napoli.

In altre parole, si apre uno spiraglio per superare il braccio di ferro tra ministero e comune che ormai sfiora il grottesco, anche perché si rischia con il passare dei giorni e avvicinandosi al termine del 31 marzo che vengano revocati totalmente o in parte 98 milioni di fondi europei.

La storia ormai è nota: la linea 6 della metropolitana di Napoli è ormai una delle tante opere bloccate d'Italia. In costruzione da molti anni, si arriva al rush finale. Dapprima la Soprintendenza al paesaggio concede autorizzazione alle griglie di ventilazione, poi _ nel frattempo è avvenuta la sostituzione del direttore generale del ministero dei Beni culturali ed è arrivato il campano Luigi Famiglietti _ la sospende.

Cambia aria e anche il Soprintendente di Napoli la respira, cosicchè interviene, il 22 ottobre, sospendendo il suo stesso provvedimento autorizzativo. Subito dopo, il 5 dicembre il dg del ministero, che intanto sta bloccando lavori in corso anche a Venezia, Cosenza, Crotone, annulla l'autorizzazione precedente. Le griglie di ventilazione a piazza Plebiscito non si possono installare. Il Comune di Napoli, vedendosi bloccare il cantiere, proprio mentre si corre per salvare il finanziamento europeo, impugna il provvedimento ministeriale. E in tempi stretti il Tar Campania gli dà ragione.

Il ministro Alberto Bonisoli non nasconde preoccupazione per l'importante progetto che rischia di arenarsi e si impegna a fissare un incontro con il sindaco De Magistris. Ma prima che i due possano parlarsi il dg del ministero torna all'attacco: prima annulla nuovamente l'autorizzazione paesaggistica, con poche argomentazioni differenti dalla prima volta e poi presenta ricorso, contro la sentenza del Tar, al Consiglio di Stato. L'atmosfera torna infuocata, la sensazione dei cittadini è di grande smarrimento di fronte alla guerra tra istituzioni.

Poi sembra ritornare il buonsenso. Sembra. Qualcuno ben informato spergiura che le diplomazie sono a lavoro e che le verifiche tecniche sono partite. Basta fare dieci passi - si dice in un video dell'Associazione Insieme per Napoli - solo dieci passi per raggiungere il margine della pavimentazione della grande piazza, superare la catena, e lì, in quel punto, le griglie possono essere costruite, poiché non ci sono vincoli>>.

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