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Ue, sui brevetti l’Italia rallenta ma resta nella top 10

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INNOVAZIONE

Ue, sui brevetti l’Italia rallenta ma resta nella top 10

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L’Italia dell’innovazione rallenta. Specchio dei tempi. Quello che sinora è stato un balzo robusto, l’anno scorso superiore alle performance offerte da Francia e Germania, quest’anno si profila come un piccolo passo, seppur in avanti. Se nel 2017 (per il terzo anno consecutivo) le domande di brevetti provenienti dall’Italia e indirizzate a Epo (l’ente europeo per i brevetti) sono aumentate del 4,3% rispetto all’anno precedente, l’anno scorso, 2018, le domande sono arrivate a 4399, cresciute appena dello 0,9% nel 2018 rispetto all’anno precedente.

LE DOMANDE DI BREVETTO IN EUROPA NEL 2018

A scattare la consueta fotografia annuale è il report annuale della stessa Epo. Con una quota del 2,5% di tutte le domande, l’Italia rimane, comunque, al 10° posto tra tutti i paesi per deposito di brevetti. «Sono molto compiaciuto di riscontrare che le richieste di brevetto provenienti dall’Italia sono aumentate per il quarto anno consecutivo – ha dichiarato il Presidente di Epo, António Campinos, a conferma di una tendenza in crescita chiara e sostenibile dell’attivismo sui brevetti presente in Italia. Si tratta di una conseguenza dell’aumento degli investimenti in Ricerca & Sviluppo e del ruolo centrale dei brevetti nella protezione legale delle invenzioni a intero beneficio dell’economia italiana. La robusta crescita nel settore dei Trasporti, attualmente uno dei più dinamici e competitivi a livello globale, merita una menzione particolare».

I PRIMI 10 PAESI PER DEPOSITO DI BREVETTI


Le domande di brevetto in Ue
Nel complesso, lo European Patent Office ha ricevuto 174.317 richieste di brevetti provenienti dall’Europa nel 2018, un aumento del 4,6% rispetto al 2017. Al tasso più basso degli ultimi 5 anni, le richieste provenienti dalla Cina sono aumentate solo dell’8,8 per cento. Gli Usa rimangono il 1° Paese per provenienza (25% delle richieste totali) seguiti da Germania, Giappone, Francia e Cina.
La maggior parte dei Paesi europei hacomunque aumentato il numero di richieste a Epo rispetto al 2017, ad eccezione della Francia (-2.8%) e della Finlandia (-3.8%). Oltre all’Italia, le richieste di brevetti sono aumentate nei Paesi Bassi (+1,4%), in Austria (+3.8%), Germania (+4.7%), Spagna (+6.3%), Svezia (+7.1%), Regno Unito (+7.8%), Svizzera (7.8%), Belgio (+9.7%), Danimarca (+14.4%).

Trasporti, Ingegneria e...tecnologia medica
Il settore dei Trasporti (al quale sono ascrivibili numerose richieste di brevetto provenienti dall’ambito dell'automotive) è diventato il primo in Italia con 394 richieste e una crescita del 21% sul 2017. Si tratta dell’incremento maggiore registrato in quell settore all'interno del Gruppo dei nove Paesi più grandi. Le società italiane, con il 4% di tutte le richieste relative ai Trasporti, si posizionano al terzo posto dopo Germania e Francia.
Oltre alla crescita nel settore dei Trasporti, si è registrato un forte incremento anche in Ingegneria chimica (+37%), macchinari elettrici, di apparato ed energia, dove molti brevetti sono stati richiesti nelle tecnologie delle energie pulite (+21%), delle machine tessili e cartarie (+15%). Nonostante un calo del 2,7% nei macchinari speciali (che coprono carie tecnologie, dale macchine agricole e alimentary alle stampanti in 3D), l’Italia continua a mantenere, a livello globale, una forte posizione all’interno di questo settore, con una quota del 4% di tutte le richieste ricevute da Epo nel 2018.
Nel complesso internaziuonale, però, quello della tecnologia medica rimane il settore in cui sono confluite la maggiorparte delle richieste di brevetti a EPO (in crescita del 5% nel 2018), seguite una volt aancora da Comunicazione digitale e Computer Technology. Il settore a più rapida crescita tra I primi dieci è stato quello delle scienze legate alla vita, con una crescira combinata di farmaceutico e biotecnologico del 13%.

La classifica delle aziende italianee straniere
Con 54 richieste, G.D si è rivelata la società italiana più attiva nella richiesta di brevetti a EPO, seguita da Pirelli (51) Chiesi Farmaceutici (37), Campagnolo (36) e Telecom Italia (31). L’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) è rientrato nella top-ten italiana nel 2018. Da notare che le società tra le maggiori richiedenti brevetti come CNH Industrial NV, STMicroelectronics NV, Fiat Chrysler Automobiles non appaiono in questa classifica perchè sono domiciliate nei Paesi Bassi.
Siemens guida la classifica delle società
Con 2493 domande, Siemens è stata la società che ha depositato di più nel 2018 (posizione di testa che aveva abbandonato dopo il 2011), invertendosi con la cinese Huawei, ora seconda in classifica. Di seguito, le coreane Samsung e LG e la United Technologies americana. Nella top ten troviamo quattro società europee, tre statunitensi, due coreane e una cinese.

La classifica regionale
La Lombardia e Milano si confermano 1° regione e città in classifica.
Nella classidica “regionale”europea, la Lombardie rappresenta la 13° regione europea per richieste a Epo, con una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno dell’ 1.5 per cento e una quota del 32% di tutte le richieste nazionali, seguita da Emilia Romagna con il 17,1% (+7% di crescita) e Veneto con il 13,5% (+2% di crescita). Le tre regioni, in tutto, contano più del 60% di tutte le richieste italiane a Epo.

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