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Yemen, Aden sotto attacco. Il presidente Hadi fugge via mare

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Truppe dell’Arabia Saudita al confine

Yemen, Aden sotto attacco. Il presidente Hadi fugge via mare

Il presidente dello Yemen Abdrabbuh Mansour Hadi ha lasciato il Paese a bordo di un'imbarcazione partita da Aden. Lo hanno dichiarato alcuni funzionari yemeniti interpellati dall'Associated Press. Questo mentre il sito del quotidiano egiziano Al Ahram ha scritto che esisterebbe «un'offerta» di mediazione per venire a capo del caos in cui è piombato il Paese. «L'accordo, che è stato svelato dal capo della polizia militare di Aden, prevede che le forze armate non si impegnino in uno scontro diretto con le milizie houthi e che i ribelli sciiti» nominino «un presidente ad interim houthi» di cui il ministro della Difesa Mahmud Al Subaihi diventerebbe «il suo vice, rappresentando il sud». Il sito ammette che non ci sono tuttavia conferme sull'ipotesi d'intesa, anche perché la notizia verrebbe da una «fonte vicina» allo stesso Al Subaihi».

Arrestato il ministro della Difesa
Il ministro, tuttavia, sarebbe stato catturato dai ribelli sciiti nel corso dell'avanzata verso la città portuale di Aden, ormai ex roccaforte nel sud del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi. «Subaihi è stato arrestato» nella provincia di Lahj, ha fatto sapere un portavoce dei ribelli, Mohammed Abdulsalam, in un comunicato trasmesso dalla tv dei miliziani Houti, Al-Massira. Subaihi era riuscito ad evadere dagli arresti domiciliari a Sanaa, conquistata dagli Houthi a settembre, e aveva raggiunto il presidente ad Aden, assumendo l'incarico di organizzare la linea di difesa contro l'avanzata degli Houthi. Il portavoce ha aggiunto che Subaihi e altre persone arrestate «sono state trasferite a Sanaa e sono in custodia delle forze armate».

Appello dei fedelissimi di Hadi ai sunniti
Intanto i miliziani fedeli al presidente Hadi hanno rivolto un appello ai musulmani sunniti perché intervengano per bloccare l'avanzata dei ribelli sciiti houthi verso Aden. Qui, nel sud dello Yemen, Hadi si era rifugiato a metà febbraio dopo essere evaso dagli arresti domiciliari impostigli dagli houthi al palazzo presidenziale di Sanaa. L'appello dei miliziani sunniti è stato pubblicato dal quotidiano locale Aden al-Ghad, che sostiene che i miliziani pro-Hadi hanno fermato gli houthi bloccando la circolazione su un ponte a circa trenta chilometri da Aden.

Aden sotto attacco
L'aeroporto internazionale della stessa Aden è stato prima chiuso per motivi di sicurezza e poi conquistato dai ribelli, secondo funzionari yemeniti. «L'aeroporto è stato chiuso e il traffico aereo è sospeso», ha riferito in mattinata una fonte dell’aviazione. Secondo l’emittente qatarina Al Jazeera unità delle forze houti sono alle porte di Aden, dove il palazzo presidenziale sarebbe stato bombardato anche se, hanno riferito fonti governative, gli attacchi, simili ad altri effettuati la settimana scorsa, non avrebbero provocato vittime. In precedenza le milizie sciite houthi hanno preso il controllo della base al Anad, dove fino a sabato c'erano i soldati statunitensi. Sempre secondo Al Jazeera ad Aden potenti esplosioni intervallate da sparatorie sono state udite dall'interno di una base militare dell'esercito yemenita.

Movimenti di truppe al confine dell’Arabia Saudita
È in corso, infine, una concentrazione di truppe e di mezzi militari dell'Arabia Saudita lungo il confine con lo Yemen. Proprio della zona di frontiera con l'Arabia Saudita, nel Nord del Paese, sono originari i ribelli sciiti Huthi, che scendendo da questa regione si sono impadroniti di Sanaa nel settembre dell'anno scorso.

L’emergenza umanitaria
Intersos esprime grande preoccupazione per le ripercussioni della scalation di violenze sulla popolazione yemenita e sulle centinaia di migliaia di rifugiati e migranti che vivono nel paese, chiede alle parti in conflitto di garantire l’incolumità dei civili, l’accesso degli operatori umanitari alle aree colpite e sollecita la comunità internazionale a non ignorare la drammatica condizione della popolazione a rischio. Lo Yemen in questo momento è frammentato, ostaggio di profonde divisioni, violenti scontri politici e influenze esterne.

Violenze e instabilità aggravano l’endemica povertà che attanaglia il paese e il suo popolo: ci sono 334.000 sfollati interni, oltre 10,6 milioni di persone vivono nell’insicurezza alimentare. Inoltre lo Yemen, per la sua particolare posizione geografica, accoglie centinaia di migliaia di persone in fuga dal Corno d`Africa e dalla Siria: sono più di 254.000 i rifugiati nel paese, oltre la metà sono somali.

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